Il caro-voli, almeno in Sicilia, fatica purtroppo a passare di moda.
Non vi è settimana, infatti, in cui non emergano prepotentemente le polemiche per i prezzi stellari da e per la Trinacria, nell’ambito di un problema che appare sempre più di difficile risoluzione.
Detto dei costi esorbitanti praticati dalle diverse compagnie aeree per dei semplici Palermo-Milano o Catania-Roma che impediscono a tanti di imbarcarsi o partire dall’isola per motivi economici, dal 27 marzo la nuova compagnia AeroItalia inaugurerà delle nuove tratte verso Milano, Roma e Bergamo proprio dal capoluogo di regione e da Fontanarossa al fine di tentare di calmierare i prezzi e venire incontro alle esigenze degli utenti siciliani con tariffe meno esose.
Nel frattempo, però, oggi è arrivato l’attacco del commissario regionale della DC, Totò Cuffaro, rivolto direttamente a ITA a causa del costo di ben 509 euro di un tagliando aereo Roma-Palermo.
Una tariffa che, come ripetuto in apertura, anche in prossimità delle prossime festività pasquali impedisce a numerose famiglie di poter trascorrere dei giorni di vacanza a casa o nella meta desiderata.
“Dott. amministratore delegato di ITA, vergogna! Cinquecentonove euro il costo del solo biglietto Roma-Palermo, in un giorno normale, in un periodo normale, in un orario normale. I siciliani hanno raggiunto il limite massimo di saturazione affrontando il tema del caro voli – attacca Cuffaro – Il costo di ogni singola tratta che ITA fa pagare per un Palermo-Roma o Roma Palermo è di €509, prezzi a danno delle famiglie. Una situazione che sembra non interessare al signor Lazzarini, Ad di ITA indifferente sia alla dura protesta del Governo Regionale che alla scesa in campo di Federconsumatori Sicilia che ha inviato una segnalazione all’Antitrust. La vergogna si acuisce in primis per quello che i siciliani devono sopportare nel vivere la loro insularità, e, soprattutto, nel tempo in cui il focale banco di prova del governo nazionale attuale sembra quello dell’autonomia differenziata. Oltre al danno anche la beffa!”.
Cuffaro, al termine della sua invettiva, ha esplicitamente chiesto all’ad di ITA di pensare alle dimissioni nel caso in cui la compagnia non riesca a venire incontro ai siciliani.
“Inoltre, il gate dove ITA fa sbarcare i siciliani è sempre il più lontano dall’uscita dell’aeroporto per cui bisogna camminare dentro allo scalo per oltre 1 km, una distanza lunghissima. Vergogna! Dottor amministratore, se non ha la sensibilità di capire il prezzo umano ed economico che lei fa pagare ai siciliani forse farebbe bene a pensare di dimettersi“.