Federconsumatori non ci sta e chiede precise indagini sulla questione del caro voli in Sicilia durante le Feste.
“L’aumento dei prezzi dei voli da e per la Sicilia durante le festività natalizie è ingiustificato e non può essere ricondotto a semplici logiche di mercato, alla domanda che supera l’offerta”. A scrivere, in una nota per la stampa, queste parole è Federconsumatori Sicilia che – ancora una volta – si schiera contro il caro voli e invia una segnalazione all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), all’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e per conoscenza anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un momento “interessante”, visto i rincari per i voli che hanno interessato tutto il periodo natalizio. E non solo a cavallo tra Natale e Capodanno 2022 ma anche in occasione dell’Epifania del 2023.
Caro voli, la denuncia di Federconsumatori Sicilia
“Particolarmente grave è stata la situazione in caso di acquisto del volo a ridosso delle festività: per un Roma-Catania del 21 o 22 dicembre, se prenotato il 19 dicembre, si arrivava a spendere oltre 500 euro solo andata. Ma in realtà c’erano prezzi alle stelle da e per tutti gli aeroporti siciliani: Milano-Palermo, Milano-Catania, Roma-Palermo, Roma-Catania, Bergamo-Palermo, Bergamo-Birgi, Bergamo-Comiso. Nessun volo economico, poi, neanche scegliendo le cosiddette compagnie low cost“, si legge nella nota di Federconsumatori Sicilia.
“Le compagnie aeree dichiarano che il caro voli è una normale dinamica di mercato, dovuta all’eccesso di domanda durante le feste: moltissimi siciliani vogliono tornare a casa e i prezzi salgono di conseguenza. ITA Airways, tuttavia, ha ammesso di aver sbagliato il calcolo della domanda sulle rotte siciliane e di aver creato da sola, di conseguenza, un artificiale squilibrio tra domanda e offerta. Per tale motivo ha messo in atto un piano di emergenza (aerei con più posti e più voli a disposizione), ma il risultato non è stata la discesa dei prezzi: il 19 dicembre, per una partenza il 21 o 22 da Roma a Catania, era possibile prenotare solo un volo premium a 509 euro. In ogni caso sembra incredibile che una compagnia che conosce così bene il mercato italiano, come la nuova Alitalia, abbia ‘sbagliato’ il calcolo della domanda di voli a Natale”.
La segnalazione
Per tale motivo Federconsumatori Sicilia ha chiesto ufficialmente all’AGCM e all’ENAC di indagare sulla possibilità che ci siano stati “abusi di posizione dominante (cioè un cartello sui prezzi) durante le feste natalizie”. La speranza è quella di vedere la questione “risolta” entro il prossimo anno, affinché quelle del 2022 siano le uniche Feste “care” per i siciliani fuori sede o i viaggiatori regolari che partono dall’Isola.
“Abbiamo appena ottenuto una grande vittoria in merito ai ritardi causati dai cantieri sulle autostrade siciliane – spiega il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e crediamo di poter ottenere giustizia anche per il carovoli. Anche in questo caso, infatti, riteniamo che il fenomeno costituisca un danno diretto non solo ai consumatori, ma anche all’intera economia siciliana”.
La questione del caro voli ha particolarmente interessato tutte le associazioni dei consumatori – non solo Federconsumatori Sicilia, ma anche Codacons e altre – ma anche le autorità regionali e nazionali, in primis il presidente della Regione Renato Schifani, che è sempre più intenzionato a non vedere più i siciliani come “passeggeri di serie B” in futuro.