Tutto quello che c'è da sapere sugli incentivi e le differenze rispetto al 2023
Grazie al progetto promosso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con INPS, ANCI e Poste Italiane è stata presentata la nuova “carta dedicata a te”. Nello specifico si tratta di una carta elettronica di pagamento destinata alle famiglie con determinati requisiti di reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o carburanti.
Carta dedicata a te, chi sono i beneficiari
I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso di due requisiti alla data di pubblicazione del decreto: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente (Anagrafe comunale) e titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Carta dedicata a te, cosa non va
Eppure, almeno nelle procedure, sembra che la social card stia ripartendo da zero, poiché la stesura del provvedimento attuativo ha richiesto circa un mese di tempo in più, le prepagate lo scorso anno sono state distribuite a luglio, mentre quest’anno per utilizzare il contributo bisognerà aspettare fino a settembre e inoltre le Postepay già assegnate, stando alle prime istruzioni, non saranno ricaricate, ma si ripartirà con delle nuove assegnazioni.
Anche quest’anno la card coinvolgerà famiglie con un ISEE fino a 15mila euro: il decreto attuativo, atteso ora in Gazzetta Ufficiale, fissa tempi, regole e requisiti per l’erogazione delle risorse a disposizione, oltre 600 milioni di euro.
Carta Dedicata a te, nessuna differenza tra vecchi e nuovi beneficiari
Dal momento che la carta dedicata a te ha già un anno di vita alle spalle, per il 2024 ci si aspettava una doppia modalità di erogazione del contributo, costituita da una ricarica per i nuclei familiari che hanno già ricevuto la prepagata durante lo scorso anno e anche quest’anno conservano le carte in regola per ottenere gli aiuti. Inoltre si attendeva da tempo anche delle nuove assegnazioni per le famiglie che sono entrate a far parte della platea di beneficiari. Su questo da parte del governo Meloni non ci sono ancora state delle risposte chiare e inoltre il testo del decreto sembrerebbe non fare alcun riferimento per fare delle differenziazioni tra i vecchi e i nuovi beneficiari.
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