Intervista esclusiva al presidente GIMBE, la fondazione che segue dall'inizio l'evoluzione della pandemia di coronavirus. "La letteratura internazionale è chiara in questo caso: meglio un lockdown totale di 3-4 settimane, in modo tale da resettare il sistema e ripartire col tracciamento"
Intervista esclusiva per qds.it a Nino Cartabellotta, presidente GIMBE, la fondazione che segue dall’inizio l’evoluzione della pandemia di coronavirus.
“Le zone non hanno portato i risultati sperati, servono a diminuire la curva in maniera nemmeno troppo significativa ma non sono risolutive – dice il presidente GIMBE -. Le Regioni stanno troppo poco tempo in una zona, rossa o arancione che sia, e quindi non c’è tempo per far funzionare in pieno le misure prese. Se vogliamo tenere sotto controllo la situazione di ospedali e casi, può anche andare bene, ma se vogliamo abbattere totalmente il virus, certamente no”.
Cartabellotta continua: “La letteratura internazionale è chiara in questo caso: meglio un lockdown totale di 3-4 settimane, in modo tale da resettare il sistema e ripartire col tracciamento. La Sicilia? Situazioni diverse, le Regioni dovrebbero adottare strategie differenti all’interno”.