Nei prossimi giorni sarà fissata la data per la vendita di tutti i beni immobili pignorati.
“Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”, il relativo archivio e i beni immobili di Giovanni Impastato sono stati messi all’asta dal Tribunale di Palermo. Nei prossimi giorni sarà fissata la data per la vendita di tutti i beni immobili pignorati. Infatti, il paladino dell’antimafia palermitana deve all’Agenzia delle Entrate 1 milione e 300mila euro per “tributi, accessori ed altre pubbliche entrate per cui il debitore ha omesso di effettuare il pagamento delle somme richieste con le cartelle, intimidazioni di pagamento, avvisi di mora, tempo per tempo regolarmente notificate”, scrive testualmente il giudice di Palermo nell’atto di esecuzione immobiliare.
Ma quelli con lo Stato non sono gli unici debiti accumulati nel tempo da Giovanni Impastato, che deve anche all’attore Tindaro Veca una somma pari a 130mila euro. Ma come si è arrivati a tutto ciò? Facciamo un passo indietro.
I beni di Casa Impastato all’asta, l’antecedente
Tutto nasce introno agli anni 2000 quando l’attore Dario Veca acquista un immobile da Giovanni Impastato per un importo di 420 milioni di vecchie lire. Il rogito, però, non è mai stato stipulato perché è emerso che quella casa era ipotecata. Veca ha quindi chiesto la restituzione dell’importo versato e Giovanni Impastato si è inizialmente reso disponibile firmando alcuni assegni all’attore. A un certo punto, però, smette di onorare il suo debito per cui nel 2007 inizia il processo civile che si è concluso nel 2021 con la condanna di Impastato alla restituzione di 130mila euro e il pignoramento dei beni.
Nel corso della contesa giudiziaria tra Veca e Impastato vengono inoltre fuori due elementi: il primo è che l’archivio di Casa Memoria è un immobile abusivo; il secondo è il debito di 1.307.006,43 euro che il fratello del fondatore di Radio Aut ha contratto con l’Agenzia delle Entrate, la quale entra nella procedura di pignoramento avviata da Veca che si vede così scavalcato. Secondo la normativa italiana, infatti, quando si avvia una procedura di pignoramento altri creditori possono inserirsi nell’istanza, ma lo Stato ha sempre la priorità, quindi l’attore oltre al danno subisce pure la beffa, perché potrebbe non recuperare mai i suoi soldi visto il grosso debito accumulato dalla famiglia Impastato con lo Stato.
Il diritto di prelazione della Regione Siciliana
Su “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” e sui 140 reperti legati alla vita di Peppino, la Regione Siciliana ha diritto di prelazione in quanto si tratta di un bene culturale importante per il nostro territorio che ricorda il sacrificio di un giornalista unico, che ha dato la sua vita per dare a tutti una possibilità di riscatto, che evidentemente non è stata colta. In passato la Regione, si era detta da subito disponibile ad acquistare il bene che è meta di pellegrinaggio di scolaresche e giovani che arrivano da tutta Italia. Vedremo nei prossimi giorni se confermerà questa volontà.
QdS ha chiesto la replica alla famiglia Impastato per avere maggiori dettagli sulla vicenda, ma al momento non ha avuto risposta. In caso di replica, sarà nostra premura procedere alla pubblicazione.
Foto da Facebook