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Caso Mondello, Gristina (Presidente Italo-Belga): “La spiaggia non è di Cosa Nostra”

Caso Mondello, Gristina (Presidente Italo-Belga): “La spiaggia non è di Cosa Nostra”

“La nostra è una società sana e rispettabile, che opera con tutte le carte in regola”, dice Gristina, presidente della società Italo-Belga

La società Italo-Belga da oltre un secolo cura la spiaggia di Mondello nel pieno rispetto della legge, paga i canoni allo Stato per la concessione con gli importi calcolati per legge, opera con autorizzazioni conformi ed è custode del bene comune che questa spiaggia rappresenta per la città di Palermo“.

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Lo dice in un video Antonio Gristina, presidente della società Italo-Belga, da settimane al centro di un caso nato da un blitz del deputato regionale di Controcorrente, Ismaele La Vardera, contro i tornelli e le staccionate piazzati all’ingresso della spiaggia e lungo il perimetro dei lidi della famosa spiaggia palermitana. Da questa vicenda sono nati anche alcuni servizi televisivi della trasmissione Rai ‘Lo Stato delle cose’ riguardanti alcuni dipendenti della società che sarebbero imparentati con condannati per mafia.

Gristina: “Abbiamo chiesto un confronto con il Prefetto di Palermo”

“Da qualche tempo purtroppo siamo diventati bersaglio di una serie di illazioni, fra il detto e non detto, di ipotesi senza alcun riscontro, e teorie degne dei migliori cospirazionisti – aggiunge -, un linguaggio che francamente non ci appartiene”. Gristina poi prosegue: “Abbiamo già chiesto anche noi al prefetto di Palermo un confronto formale per fornire ogni chiarimento utile, a Regione e Comune abbiamo richiesto un tavolo tecnico operativo e di confronto. Metteremo atti e documenti a disposizione degli enti competenti”. Gristina poi respinge “qualsiasi tentativo di condizionamento” ed evidenzia: “La nostra è una società sana e rispettabile, che opera con tutte le carte in regola. Non abbiamo nulla da nascondere e chi ci conosce bene sa con quanta serietà svolgiamo il nostro lavoro“.

E infine: “Nessuno si deve permettere di chiamare Mondello ‘la spiaggia di Cosa nostra’ – dice Gristina -. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di querelare chiunque ci associ a certe realtà cittadine che nulla hanno a che fare con noi e che si trovano agli antipodi della nostra mentalità, della nostra cultura e del nostro modo di comportarci”