Castel Tauro di Taormina, dopo tanti anni la riapertura sembra prossima - QdS

Castel Tauro di Taormina, dopo tanti anni la riapertura sembra prossima

Mobilia Massimo

Castel Tauro di Taormina, dopo tanti anni la riapertura sembra prossima

mercoledì 25 Maggio 2022

Avviato il cantiere che ha l’obiettivo di restituire alla comunità lo splendido maniero arabo-normanno di Taormina. Una vicenda lunga e tormentata che finalmente sembra vicina alla conclusione

TAORMINA (ME) – Vent’anni e più di oblio, abbandono e non curanza si apprestano finalmente a essere cancellati da un cantiere in corso, che ha l’obiettivo di far riaprire uno dei monumenti più importanti e panoramici di Taormina, il Castel Tauro.

La scalinata di accesso messa in sicurezza

Il maniero arabo-normanno, che si trova proprio in cima al colle che sovrasta la Perla dello Ionio, nonostante abbia un gestore da circa tre anni, è rimasto interdetto al pubblico, e non per colpa del Covid, ma perché per riaprirlo ai visitatori era necessario mettere in sicurezza la scalinata di accesso, che parte dal piazzale antistante la Chiesa dedicata alla Madonna della Rocca. Sembrava fatta lo scorso anno, quando la Regione siciliana aveva divulgato la notizia di essersi fatta carico dei lavori, con il governatore Nello Musumeci in persona, nella qualità di commissario contro il Dissesto idrogeologico dell’Isola, che aveva pubblicato il bando di gara per l’affidamento degli interventi necessari.

Tutto sbloccato allora, o forse no. Perché nel frattempo un altro anno è passato, prima di vedere in questi giorni gli operai all’opera, per mettere in sicurezza il costone, con l’obiettivo di consegnare i lavori entro l’inizio dell’estate. La risistemazione della scalinata doveva essere a carico del Comune, ma l’Amministrazione del sindaco, Mario Bolognari, non era riuscita a trovare i fondi, anche a causa dello stato di dissesto finanziario nel quale si trovano i conti di Palazzo dei Giurati, commissariati per i debiti accumulati fino al 2020. Tuttavia, già da marzo del 2019 la Sovrintendenza ai Beni culturali di Messina aveva affidato la gestione del castello alla società Centomedia&Lode di Palermo, specializzata nel campo dell’editoria, della comunicazione integrata e dei media in tutto il Mezzogiorno. Esito al quale si era giunti dopo regolare avviso pubblico per individuare un soggetto capace di organizzare iniziative, mostre, eventi, attività culturali e di tutelare e salvaguardare il bene, che a sua volta era stato restaurato nel 2015, grazie a un finanziamento regionale di 310 mila euro, ma poi rimasto abbandonato.

Una storia tormentata quella del Castel Tauro

Una storia tormentata dunque, quella del Castel Tauro che, nonostante l’ineguagliabile vista che potrebbe regalare ai turisti – abbracciando tutto il versante ionico da Catania a Messina – è rimasto tristemente chiuso, nonostante i passi in avanti fatti. Poter vedere gli operai a lavoro per mettere in sicurezza la scalinata di accesso è quindi una notizia importante, perché significa eliminare gli ultimi ostacoli per riconsegnare, alla città e ai turisti, un monumento di inestimabile bellezza. È stato l’ente gestore a sviluppare il progetto e donarlo al Comune, che a sua volta lo ha presentato alla Regione per ottenere il finanziamento. Oltre al ripristino della scalinata, è prevista la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, la collocazione della ringhiera, ma soprattutto anche il consolidamento del costone roccioso lungo il quale si snoda il sentiero, con un costo iniziale di circa 40 mila euro.

La riapertura del Castel Tauro è da sempre stata un obiettivo prioritario da parte del Comune e dell’Amministrazione Bolognari, a dispetto delle difficoltà economiche e burocratiche incontrate strada facendo. Palazzo dei Giurati aveva collaborato infatti, a sviluppare la sinergia tra pubblico e privato che è sfociata poi nell’affidamento a Centomedia&Lode. L’Amministrazione aveva presentato la riqualificazione della scalinata come modello, nell’ottica di un recupero generale di tutti i sentieri storici e naturalistici di Taormina, oltre alla progressiva pedonalizzazione del centro storico, avviata con il senso unico sulla Circonvallazione e con la relativa corsia pedonale che si collega direttamente alla scalinata via Crucis, per giungere in cima alla Madonna della Rocca. Uno dei sentieri pedonali più suggestivi della Perla, già utilizzato da turisti di tutto il mondo.

Twitter: @MassimoMobilia

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