Castellammare va al cinema ma serve ufficio di supporto - QdS

Castellammare va al cinema ma serve ufficio di supporto

Vito Manca

Castellammare va al cinema ma serve ufficio di supporto

venerdì 12 Novembre 2021

Il comune trapanese è diventato il centro di set cinematografici. Il Consiglio comunale ha chiesto di creare delle banche dati di operatori, servizi e strutture operanti sul territorio

CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP) - Una città unita. Ma soltanto su un punto. Il cinema. Su tutto il resto si litiga. Fino ad arrivare alla richiesta di dimissioni del sindaco Nicolò Rizzo. Perché non sa amministrare, dicono dall’opposizione. Ma davanti ad una telecamera cambia tutto. E di telecamere, di set cinematografici, di riprese e di attori c’è solo l’imbarazzo della scelta. C’è pure l’elenco gongolante del Comune.

Nota ufficiale, con resoconto dettagliato: “Indiana Jones 5”, prodotto dalla Walt Disney, “Un Mondo Sotto Social” per la regia del duo comico “I Soldi Spicci”, prodotto da Attilio De Razza, che sarà distribuito nel 2022 da Medusa. Ed ancora: per Amazon la “Indigo Film” ha scelto la frazione di Balata di Baida ed il Castello per le riprese della serie tv “The Bad Guy”, con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi, per la regia di Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana in esclusiva su Prime Video in Italia. La lista continua: in estate il Comune ha concesso il patrocinio alla società “Groenlandia s.r.l” per le riprese del film con il noto attore Aldo Baglio, “Una boccata d’aria”, per la regia di Alessio Lauria. Ficarra e Picone, per conto della “Tramp limited”, hanno registrato alcune scene della fiction Netflix “Incastrati”. Ora è il momento della seconda serie di “Makari”, fiction di successo, che prende spunto dalle opere del giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, con la regia di Michele Soavi e l’attore palermitano Claudio Gioè.

Il sindaco Rizzo è compiaciuto: “Castellammare del Golfo, con i suoi inconfondibili e spettacolari scenari naturali, da anni, è scelta da tantissime produzioni per le riprese di fiction tv, documentari, film, cortometraggi e spot pubblicitari. Ne siamo orgogliosi e lieti e ringraziamo ancora una volta tutte le produzioni che continuano a puntare sul nostro territorio e che accogliamo sempre con ospitalità, disponibilità ed entusiasmo”. Parole che rimandano ad una esigenza. Quella di fare sistema. E di avere una strategia. Da qui l’impegno del consiglio comunale. Ha messo le polemiche d’aula nel cassetto ed ha approvato un atto d’indirizzo.

Per istituire l’Ufficio Comunale del Cinema. Proprio così. Con tanto di dirigente e di settore di competenza, con l’obiettivo di “investire nella promozione e nello sviluppo del comparto cinematografico e dell’audivisivo”, si legge nel documento votato all’unanimità. E con la prospettiva di “contribuire a sostenere l’economia locale e per valorizzare anche il territorio in chiave turistica”. L’atto d’indirizzo è circostanziato. Invita l’amministrazione a creare delle “banche dati di operatori, servizi e strutture operanti sul territorio comunale”. Qualcosa di simile ad un’agenza in grado di promoverli, “offrendo opportunità per imprenditori, artigiani, attività ed aziende locali, per maestranze ed artisti del territorio”. E “creando anche opportunità di formazione/lavoro per i giovani, con stage e workshop in sinergia con le diverse produzioni che giungono sul territorio”. L’Ufficio come strumento per costruire il Cine-Turismo. Per dare alla città una possibilità in più, per fare business.

Per sfruttare il territorio senza “sfruttarlo”. Valorizzandolo, consentendogli di migliorare battendo anche cassa. La storia parla da sé: “La città di Castellammare del Golfo, per le sue bellezze paesaggistiche – continua l’atto d’indirizzo – è stata selezionata da produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali già a partire dagli anni ’40. Ad oggi il territorio comunale ha ospitato oltre 100 produzioni tra fiction tv, documentari, film, cortometraggi e spot pubblicitari”. Con la Tonnara di Scopello tra le più gettonate. Con il suo mare tra i più belli dell’Isola e con il borgo marinaro crocevia di culture e tradizioni. Se c’è la domanda, e c’è. Deve esserci l’offerta. è legge di mercato.

Se ci sono domanda ed offerta c’è anche bisogno di definire un sistema di regole. Il Comune può fare la sua parte nel supporto burocratico, in quello logistico, nella intermediazione con gli operatori commerciali e con le imprese locali, con l’assistenza alle attività di produzione. Ecco perché serve un Ufficio. Il consiglio gli ha anche dato un nome, “Cinemare del Golfo”. Il sindaco ha detto che si può fare. Se poi è anche utile per non litigare, bisogna farlo subito.

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