Catania, aule universitarie sui resti della villa romana: monta la polemica

Catania, aule universitarie sui resti della villa romana: monta la polemica

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Catania, aule universitarie sui resti della villa romana: monta la polemica

Melania Tanteri  |
giovedì 07 Luglio 2022

Dall'Ateneo catanese confermano come si tratti ancora di un progetto non definito e che l'intenzione dell'Università è quella di condividerlo con la città.

Aule sugli scavi archeologici. Cemento nella collina della Purità, tra le aree più antiche di Catania, ricca di reperti archeologici e testimonianze dell’antica città greca e romana.

Nuove aule alla Purità

Dopo un decennio circa, scoppia di nuovo la polemica sulla possibilità che sembra sia allo studio dell’Università di Catania., di realizzare nuovi spazi nella collina di Montevergine, alle spalle del nuovo Auditorium dell’Ersu, cuore del quartiere Antico Corso. Lo stesso in cui le ruspe hanno lavorato per buttare giù il vecchio ospedale Santa Marta per recuperare lo storico edificio settecentesco celato dalla superfetazione.

La denuncia dei Siciliani giovani

La notizia della possibilità che l’area archeologica della Purità possa essere sepolta da cemento e aule universitarie l’hanno diffusa la redazione dei Siciliani giovani e il comitato Antico Corso. “Sono passati più di vent’anni da quando un grande movimento di cittadini, intellettuali, studenti, architetti, archeologi e urbanisti riuscì a bloccare la cementificazione dell’area della Purità, cuore archeologico della città di Catania – si legge nell’articolo pubblicato dalla rivista. Adesso, con la scusa dei fondi PNRR, alcuni funzionari dell’Università di Catania vorrebbero tornare a quel progetto: due mega aule da centinaia di posti sopra una villa romana. Ma la città continua a chiedere un percorso archeologico e storico, la valorizzazione dei reperti, nuovi scavi e non certo altro cemento”.

La riunione

Un sospetto diventato in breve tempo quasi una certezza: stamani, infatti, “è convocato il Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Catania per discutere, tra le altre cose, questioni che riguardano l’edilizia universitaria e anche, con integrazione, una variazione del piano triennale dei Lavori Pubblici dell’Ateneo” – scrive Matteo Iannitti sulla propria pagina Facebook.

Paure per l’area archeologica

“Con ogni probabilità – sottolinea l’ex candidato sindaco di Catania – durante questo Cda verrà discusso il progetto, irragionevole e vergognoso, di costruzione di due aule da 700 posti sull’area archeologica della Purità, nel quartiere Antico Corso di Catania. Un’area che ospita “resti preistorici, greci e romani”. Un’area appartenente al Parco Archeologico della città di Catania e che va salvata e resa fruibile, non cementificata. È urgente fare girare questa informazione adesso per convincere ogni consigliere d’amministrazione a opporsi a questo assurdo scempio”.

L’ateneo rassicura

Niente ancora di definito. Dall’Ateneo catanese confermano come si tratti ancora di un progetto non definito e che l’intenzione dell’Università è quella di condividerlo con la città. Sulla falsariga di quanto sta avvenendo all’interno del giardino del Monastero dei Benedettini di via Biblioteca dove è in atto una campagna di scavi “condivisa” con il quartiere.

Scatta la protesta per salvare la Purità

Dove però le preoccupazioni montano. “Con le tante strutture vuote e abbandonate abbiamo bisogno di altro cemento? – scrive Elvira Tomarchio, del Comitato. Il Monastero esisteva già, qui alla Purità c’è la nostra storia e si vuole costruire qualcosa che non c’era”. Per questo, per il prossimo lunedì, è in programma la manifestazione “Salviamo il sito della Purità – passeggiata civica intorno al patrimonio archeologico negato“.

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