Avanzano le ruspe a Cibali, esposto del M5s - QdS

Avanzano le ruspe a Cibali, esposto del M5s

Avanzano le ruspe a Cibali, esposto del M5s

martedì 19 Novembre 2019

Nonostante lo “stop” del Consiglio comunale, continuano i lavori per il supermercato di via Castaldi

CATANIA – Arriva l’esposto in Procura contro la realizzazione del supermercato in via Sabato Martelli Castaldi, a Cibali. Dopo l’ordine del giorno proposta dal vicepresidente Carmelo Nicotra e approvato dal Consiglio comunale, che prevedeva lo stop ai lavori impegnando il sindaco e l’amministrazione a verificare che gli atti alla base del permesso di costruire siano tutti corretti, il cantiere torna a far discutere. Le ruspe pare infatti abbiano continuato a operare, tanto da spingere i rappresentanti del Movimento 5 Stelle a presentare un esposto per vederci chiaro.

“I lavori per costruire un ipermercato in via Castaldi, accanto al centro direzionale, vanno avanti a ritmo frenetico, nonostante le numerose anomalie nell’iter procedurale che ha portato all’approvazione del progetto della società Recosta srl – si legge in una nota diffusa alla stampa”. Il gruppo consiliare del M5S ha più volte denunciato presunte irregolarità nel rilascio dei permessi e due mesi fa ha pure presentato un’interrogazione al sindaco e alla Presidenza del Consiglio comunale, primo firmatario Graziano Bonaccorsi.

“Ma le ruspe continuano a spianare” – proseguono gli esponenti pentastellati di Palazzo degli elefanti, ai quali si uniscono l’europarlamentare Dino Giarrusso, i deputati Santi Cappellani, Eugenio Saitta e la portavoce all’Ars Gianina Ciancio, i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi, Valeria Diana e Lidia Adorno, oltre ai consiglieri di circoscrizione, Fabrizio Cadili e Giuseppe Ragusa.

“Vista la latitanza dell’amministrazione – si legge in una nota – sarà l’autorità giudiziaria a fare chiarezza e a riscontrare eventuali irregolarità nella determina dirigenziale e nelle procedure che hanno dato l’ok alla cementificazione in un’area che, nel Piano regolatore, non è commerciale, ma destinata ad ‘istruzione’. E che mantiene la sua originaria destinazione urbanistica a tempo indeterminato, fino all’approvazione di un nuovo Prg, anche in presenza di vincoli subordinati ad esproprio decaduti”.

“E inoltre – proseguono i 5 Stelle – devono essere rispettate le norme ambientali, nello specifico le procedure per la Vas (Valutazione ambientale strategica). E tutti questi passaggi, obbligatori per legge, non sono stati rispettati nell’iter di approvazione”. Insomma, vogliono vederci chiaro, alla luce anche di quanto contenuto nelle linee guida del nuovo piano regolatore, da poco approvate dall’aula, secondo cui il consumo di suolo dovrà essere ridotto al minimo.

Come più volte evidenziato dal presidente della Commissione consiliare permanente all’Urbanistica, Manfredi Zammataro – esponente di Diventerà Bellissima – che ribadisce: “Basta nuovi centri commerciali, non ne abbiamo bisogno – tuona. Abbiamo, invece, bisogno di programmazione per il commercio in città, per tutelare le piccole e medie imprese che sono l’anima del settore”.

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