Varate in Consiglio le linee guida del Prg, si punta su una città europea e sostenibile - QdS

Varate in Consiglio le linee guida del Prg, si punta su una città europea e sostenibile

Melania Tanteri

Varate in Consiglio le linee guida del Prg, si punta su una città europea e sostenibile

martedì 29 Ottobre 2019

Il capoluogo etneo attende da oltre mezzo secolo un nuovo strumento urbanistico

CATANIA – Un coro unanime di soddisfazione. Un voto, quello di venerdì sera, che potrebbe essere considerato storico: il Consiglio comunale ha dato il via libera alle linee guida del Piano regolatore generale.

Si tratta di un atto propedeutico alla redazione strumento urbanistico atteso da oltre mezzo secolo e che l’Amministrazione guidata da Salvo Pogliese potrebbe portare a casa. D’altronde, è stato lo stesso primo cittadino, nel corso della campagna elettorale, ad affermare di voler esitare come priorità la nuova programmazione urbanistica. Per la quale adesso la strada sembra più in discesa: il senato cittadino, al termine di una lunga seduta (di prosecuzione, dato che in quella convocata per il giorno precedente non è stato raggiunto il numero legale) ha infatti dato l’ok alla delibera dell’Amministrazione. Non senza presentare numerosi emendamenti (in totale sono stati oltre 164) che, salvo alcune eccezioni, sono stati approvati, compresoil maxi emendamento presentato da Grande Catania.

Soddisfazione del presidente della Commissione consiliare permanente all’Urbanistica, Manfredi Zammataro, che ha evidenzia come l’approvazione delle linee guida sia un punto di partenza per mettere finalmente mano alla programmazione del futuro di Catania. “Abbiamo ereditato una città – ha detto – dove, proprio per mancanza di questi preziosi strumenti urbanistici, si è creata una vera e propria giungla a colpi di varianti, che ha determinato uno sviluppo selvaggio, la nascita di svariati centri commerciali, la mancata valorizzazione del verde. Le linee guida, che abbiamo migliorato con diversi emendamenti, mirano a una Catania europea e sostenibile. Proprio per questa ragione esse sono un punto di partenza che ci porterà a discutere e approvare il nuovo schema di massima del Piano regolatore che manca dagli anni Sessanta. Uno schema di massima che dovrà puntare sul saldo zero del consumo di suolo, sulla rigenerazione urbana, sugli spazi per la socialità, sulla tutela e valorizzazione del verde, sulla sostenibilità e sulla mobilità intermodale”.

Dello stesso tono anche i commenti degli altri esponenti della maggioranza. “L’approvazione delle linee guida del Prg – ha sottolineato Luca Sangiorgio, capogruppo di ‘Salvo Pogliese sindaco’ – è una atto di grande responsabilità da parte di tutto il Consiglio comunale, che ha recepito l’importante compito a cui era stato chiamato a rispondere”.

Il consigliere si è inoltre soffermato su alcune caratteristiche dell’idea di città contenute nella delibera. “Sono direttive – ha spiegato – improntate al sistema della mobilità e dei trasporti, attraverso il tema prioritario dell’intermodalità al potenziamento di spazi pedonali o a traffico limitato e al sistema infrastrutturale. Superata la prima fase l’auspicio è che si possa arrivare in tempi brevi al secondo step che prevede lo schema di massima e poi finalmente il nuovo piano regolatore”.

Entusiasta anche Paola Parisi, capogruppo di ‘In campo con Pogliese’. “L’Amministrazione comunale – ha affermato – insieme a tutto il Consiglio ha raggiunto un primo obiettivo verso una svolta storica e indispensabile per la città. Lo sviluppo del nostro territorio di certo non poteva continuare ancora a rimanere inchiodato a visioni urbanistiche di trent’anni fa, ma doveva necessariamente guardare ad una nuova concezione legata soprattutto alla sostenibilità ambientale”.

Parisi ha parlato di un “ottimo lavoro di questi mesi dei tecnici comunali sotto lo sguardo attento del sindaco” e dell’istituzione “della task force per la lotta all’evasione tributaria”.

“Continuiamo a lavorare – ha concluso – in sinergia a fianco del sindaco e della sua squadra, dando un impronta di qualità per ricostruire e rilanciare Catania dalle sue macerie amministrative che il recente passato ci ha lasciato”.

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