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Catania, bonifica di torrenti e caditoie contro il rischio allagamenti

Melania Tanteri

Catania, bonifica di torrenti e caditoie contro il rischio allagamenti

sabato 08 Ottobre 2022

Avviata un’importante opera di ripulitura in vista delle piogge autunnali. Particolare attenzione riservata al territorio di Catania Sud, maggiormente soggetto alle conseguenze dei nubifragi

CATANIA – Trecento mila euro per ripulire a fondo gli alvei e i letti dei torrenti che scorrono in città. Come anticipato dal Quotidiano di Sicilia, Palazzo degli elefanti ha bandito una gara di somma urgenza per poter agire sulle condizioni dei torrenti cittadini e liberarli da vegetazione e rifiuti. Una necessità in vista delle piogge autunnali che, come dimostrato dagli eventi degli ultimi anni, assumono sempre di più carattere di nubifragi. E soprattutto dopo quanto accaduto lo scorso anno quando, proprio a causa dello straripamento del torrente Acqua Santa, l’ospedale Garibaldi di Nesima è stato letteralmente allagato.

Gli interventi prevedono infatti la disostruzione degli alvei dei torrenti Acquasanta (altezza semaforo via Zia Lisa), Forcile (rotatoria aeroplanino) e Acquicella (ponte via Fossa Creta e sbocco a mare). I lavori, si legge in una nota del Comune di Catania, sono già iniziati e stanno procedendo speditamente al fine di mettere in sicurezza il territorio di Catania Sud, quello più esposto a rischio allagamento in previsione delle piogge autunnali e consentire il libero e regolare deflusso delle acque.

Un impegno che il Commissario straordinario ha assunto lo scorso 28 settembre alla riunione convocata in prefettura sul rischio idrogeologico ed idraulico nel territorio provinciale, un intervento con modalità urgente pienamente rispettata, con l’apertura dei cantieri avvenuta appena una settimana dopo. “L’obiettivo è quello di neutralizzare lo stato di emergenza con azioni coordinate, preventive e soprattutto con carattere di ordinarietà, liberando sistemi di deflusso delle acque piovane presenti sui territori urbani – ha commentato il Commissario straordinario Federico Portoghese –. La recente alluvione nelle Marche è ancora vivida nel ricordo purtroppo è solo una delle tante ferite causate dalle inondazioni, sempre più frequenti nel nostro Paese, a causa del cambiamento climatico e al formarsi delle cosiddette “bombe d’acqua”.

L’intervento è eseguito in contemporanea con quello, altrettanto importante, su tombini e caditoie. Anche in questo caso, il Comune ha intensificato gli sforzi predisponendo un piano supplementare di pulizia tramite il sistema del Canal jet. Un’attività – hanno dichiarato da Palazzo degli elefanti proprio a questo quotidiano – avviata già a inizio anno ma che, nelle prossime settimane, procederà in modo più spedito e sistematico e per la quale sono stati stanziati ben 400 mila euro.

“Alle quasi cinquemila disostruzioni già effettuate da gennaio a settembre con lo stesso sistema del Canal jet, circa 2500 manovre aggiuntive di pulitura automatica (circa 50 al giorno) – si legge in un comunicato del Comune – si stanno eseguendo in tutte le parti della città non ancora interessate dal lavoro degli addetti all’utilizzo del grande mezzo meccanico, di proprietà della Protezione civile regionale e affidato in comodato d’uso alla Catania Multiservizi”.

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