Catania, un concorso per abbattere il ponte di Ognina - QdS

Catania, un concorso per abbattere il ponte di Ognina

redazione

Catania, un concorso per abbattere il ponte di Ognina

Melania Tanteri  |
giovedì 05 Settembre 2024

Il progetto del Comune prevede la rigenerazione dello storico borgo marinaro, anche attraverso l’eliminazione del cavalcavia. Il costo stimato per eseguire gli interventi è di 12,5 milioni di euro

CATANIA – Si chiama “Rigenerazione urbana, Recupero valorizzazione e restituzione del Borgo marinaro di Ognina”. È l’atteso concorso di progettazione bandito dal Comune di Catania per restituire alla comunità uno dei pochi affacci sul mare della città di Catania, la borgata marinara resa immortale da Giovanni Verga, dove si prevede l’abbattimento del cavalcavia una volta completata la viabilità di scorrimento tra la Circonvallazione e piazza Europa, che dovrebbe spostare il traffico a monte del Lungomare.

Un concorso di idee per la completa riqualificazione di Ognina

La bretella, attesa da decenni, negli ultimi anni ha infatti subito un’accelerata – con l’apertura della corsia che collega la Circonvallazione e la via del Rotolo – portando l’amministrazione comunale a concretizzare quanto annunciato più volte: il concorso di idee per la completa riqualificazione di Ognina, da piazza Nettuno a piazza Mancini Battaglia, compresa la demolizione della strada che taglia praticamente in due il borgo marinaro.

Il concorso si articolerà in due fasi: nella prima (elaborazione idea progettuale) i partecipanti dovranno elaborare una proposta ideativa che, “nel rispetto dei costi, del Dip, il documento di indirizzo alla progettazione e delle prestazioni richieste, permetta alla Commissione Giudicatrice di scegliere le migliori 5 proposte ideative, selezionate senza formazione di graduatoria, da ammettere alla seconda fase”. Questa è propriamente la fase dell’elaborazione progettuale ed è “ riservata agli autori delle migliori proposte ideative che saranno valutate dalla Commissione giudicatrice, che formulerà la graduatoria, individuando la proposta progettuale vincitrice” – si legge nel bando.

Obiettivo, prosegue il documento, è l’acquisizione “di un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un Progetto di fattibilità tecnica ed economica, che dovrà essere sviluppato dal soggetto vincitore al quale, previo reperimento delle risorse economiche necessarie, sarà poi affidata, con procedura negoziata senza bando, la progettazione esecutiva il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione”. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di 12.500.000 euro. Il concorso, che prevede la formazione di una graduatoria, si concluderà con la distribuzione del montepremi, che ammonta complessivamente a 577.719 euro.

Un nuovo waterfront per Catania

Nel portale Professione architetto si leggono altri dettagli, pratici, per la realizzazione del progetto. “Il nuovo waterfront dovrà raccontare la Catania contemporanea, oggi e nel futuro, eliminando le cesure attraverso la costruzione di nuovi percorsi fisici e visuali che consentano accessibilità totale e la sostenibilità ambientale, sociale ed economica – riporta il sito dei professionisti. Il progetto – basato sui principi di progressività e incrementabilità senza pertanto prevedere l’immediata realizzazione – dovrà integrare le soluzioni alle diverse scale, da quella paesaggistica a quella urbanistica, da quella architettonica a quella costruttiva, tra interventi architettonici e infrastrutturali e attività marinare a terrestri”.

“Per questa ragione sono stati individuati tre ambiti di intervento in successione spaziale continua: Borgo di Ognina, Piazza Nettuno e Piazza Europa. In particolare, il progetto dovrà potenziare e diversificare l’attrattività turistica del borgo, prevedendo funzioni integrative e complementari alle attuali, tanto da ottenere quel mix funzionale che riattiverebbe anche quelle parti di Ognina tuttora dormienti”.

Previsto anche un intervento sulla viabilità esistente che “dovrà garantire l’accessibilità e la fruibilità delle aree del fronte mare a tutti indistintamente e dovrà essere il volano per l’innesco di processi virtuosi di identificazione del cittadino con lo spazio pubblico”. Le domande relative alla prima fase dovranno essere presentate entro il 14 ottobre alle ore 12,00.

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