Ancora una volta un consiglio comunale straordinario su un tema caldo della città. Ancora una volta, unico esponente della Giunta in aula, l’assessore Enrico Trantino. Non è presente, infatti, il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani, “Impegnato in Prefettura”, spiega l’esponente della Giunta, proprio per Corso Martiri della Libertà. Argomento spinoso, sul quale verteva la seduta straordinaria di consiglio comunale di stamani. Oltre che sulla recente bocciatura del bando per la realizzazione del parcheggio interrato in piazza della Repubblica, di cui questo quotidiano si è occupato a lungo.
Lo spiega in apertura dei lavori il consigliere Graziano Bonaccorsi, primo firmatario della richiesta di consiglio straordinario e primo a prendere la parola in aula. L’esponete del Movimento 5 Stelle, illustra le tappe della vicenda, a partire dallo sventramento del 1952, e dalla conseguente deportazione di circa trentamila persone nel rione San Leone, passando per lo stop dei decenni successivi, fino all’accelerata, avviata sotto la sindacatura Stancanelli e poi proseguita con quella di Enzo Bianco. “Nel 2017 – prosegue Bonaccorsi entrando in argomento – l’ex amministrazione lascia una convenzione, un protocollo di legalità con l’Ance proprio per le opere del Corso Martiri della Libertà. Successivamente invece, la nuova conferenza del 2020 modifica il bando: vogliamo sapere dell’amministrazione perché questo sia avvenuto, chi abbia voluto le modifiche apportate, e se le stesse fossero in linea con il protocollo di legalità firmato con l’Anac”. Il consigliere continua ricordando la sentenza del Tar che ha bocciato il bando presentato all’amministrazione Pogliese, sottolineandone alcuni aspetti e chiedendo risposte sul parere dell’avvocatura comunale – “è stato richiesto?”, domanda. E sul coinvolgimento del Collegio di difesa. “Vorrei sapere se l’amministrazione ha intenzione di sapere chi ha sbagliato – aggiunge – e se abbia intenzione di chiedere scusa per quanto accaduto”.
A incalzare con le domande all’esponente dell’amministrazione è subito dopo Salvo Di Salvo… CONTINUA A LEGGERE
A incalzare con le domande all’esponente dell’amministrazione è subito dopo Salvo Di Salvo, esponente di Grande Catania. Il consigliere, nell’ultima amministrazione Bianco, era assessore Urbanistica. Di Salvo, come già dichiarato al Quotidiano di Sicilia, ribadisce quanto fatto in passato. “Noi abbiamo presentato al Consiglio e alla città tutta, pubblicamente – lo aveva già fatto il sindaco Stancanelli con la presenza dell’architetto Fuksas – il Master Plan – tuona. Abbiamo aperto un dibattito e ascoltato le proposte. Oggi abbiamo visto nulla”. Di Salvo passa in rassegna quanto emerso da quel dibattito in relazione, ad esempio, alla futuro dell’area del parcheggio del Pigno. “Noi abbiamo aperto un dibattito – evidenzia – invece voi avete esitato in Giunta il progetto per un “Pirellone“. Noi abbiamo creato le opere di urbanizzazione che dopo sono state abbandonate”.
Il presidente della Commissione Urbanistica ed esponente di Diventerà Bellissima, Manfredi Zammataro, tenta di stemperare i toni, parlando di quanto fatto dalla Commissione in questi anni. “Bisogna accertare ciò che è successo – sottolinea, però, in riferimento a Corso Martiri della Libertà – non si può più perdere tempo”. Conoscere la data in cui sarà pubblicato il nuovo bando per il parcheggio in piazza della Repubblica è quanto chieda il consigliere di Catania 2.0 Giuseppe Gelsomino. “Quando mi sono insediato, nel 2018, il mio primo intervento è stato proprio su Corso Martiri della Libertà e, nello specifico, sul bando per il nuovo parcheggio – dice. Allora, il sindaco che era anche assessore all’Urbanistica rispose con parole di speranza. Oggi, dopo 4 anni, non abbiamo visto nulla ed è solo grazie a un supermercato che è stata riqualificata una pazza piazza e riattivata l’illuminazione pubblica. Io vorrei conoscere la data ultima per la presentazione del nuovo bando – prosegue – perché rischiamo che nulla venga fatto prima della fine della consiliatura”.
Sulla necessità di armonizzare le opere di Corso Martiri della Libertà con il resto del centro storico della città, insistendo su una programmazione in generale e non su una visione per compartimenti stagni, si sofferma il capogruppo di Grande Catania, Sebastiano Anastasi. “Qual è l’idea dell’amministrazione per il centro storico? – chiede all’assessore Trentino. Questa amministrazione ha tutto il tempo per fare chiarezza – aggiunge. Attualmente, di fatto, la zona di Corso non esiste, vi sono locali sfitti e non vi è alcun dinamismo. Mi aspetto che l’amministrazione tenga conto delle linee guida approvate da questo Consiglio comunale e ci dica quali sono le idee e le proposte per tutto il contesto, e non soltanto per le aree in questione – conclude -. Mi attendo delle risposte”.
Lunga e articolata è la replica dell’assessore Trantino, che chiede scusa per il ritardo dovuto allo stop, affermando come il dissesto abbia creato condizioni di disagio, “ancor prima ha detto per la carenza del personale -dice. Le soluzioni le abbiamo in mente – continua- ma il problema è trasformare le idee in azione”. L’esponente della Giunta comunale entra poi nel merito di San Berillo vecchio, “al centro del nuovo piano di dettaglio del centro storico adesso al vaglio della commissione consiliare”, per replicare poi a quasi tutte le richieste dei consiglieri. “La convenzione del 2017 è stata un’ottima iniziativa di natura elettorale – sostiene – ma in quella determina si fa riferimento a un indizione di ulteriori conferenze di servizi per analizzare ogni opera”. Insomma, per Trantino non vi era alcun bando “non c’era perché non c’era un’idea idea progettuale – sottolinea. In seguito, “È stata indetta una conferenza dei servizi e ci siamo chiesti insieme ai privati se fosse il caso di rinnovare il protocollo di legalità per l’anticorruzione – aggiunge. Ma questo avrebbe comportato la perdita di tempo”. A quel punto, secondo l’assessore, sarebbe intervenuta la modifica dell’assetto societario delle ditte private, con l’acquisizione delle aree da parte dell’imprenditore ceco, Radovan Vitek. “Alla fine siamo giunti alla conclusione dell’iter che ha portato al bando che poi è stato bocciato dal Tar – spiega. Ma io condivido la scelta compiuta, anche perché giuridicamente abbiamo pensato di potercela fare”.
La bocciatura è però arrivata e l’amministrazione, proprio su suggerimento di Trantino, ha pensato di non opporsi. “Per fortuna è arrivata la sentenza del Tar – continua ancora – così abbiamo potuto verificare alcune offerte anomale arrivate”. Erano 5 in tutto, “e avevano ribassi inquietanti – dichiara l’assessore. Forse, l’unico obiettivo era conquistare il 30% di anticipazioni. In questo senso ci può aiutare una conversione di rotta”. L’assessore difende comunque le modifiche del bando, come la possibilità di poter realizzare interventi su aree diverse da quella oggetto del progetto. “Credo che fossero interventi ragionevoli. In ogni caso, il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani, è in Prefettura proprio per vedere se aggiornare il protocollo di legalità – dice. Abbiamo avuto sollecitazioni in questo senso da parte dei privati e abbiamo l’obbligo morale di accelerare l’iter. Il bando è pronto è stato rivisto e io credo che tutto questo possa essere definito e mandato in gara quanto prima” – assicura l’assessore che, prima della fine della seduta accoglie la richiesta di Di Salvo di presentare nuovamente in Consiglio il MasterPlan. “Accolgo volentieri l’invito – conclude – purché i consiglieri siano presenti”.