Catania

Corso Martiri, passo indietro dei privati. Trantino: “Pensiamo a strada alternativa”

CATANIA – Un’opera che sembra non avere fine. Un’incompiuta destinata, forse, a rimanere tale. Parliamo di Corso Martiri della Libertà a Catania, una delle pochissime aree libere in un centro storico di una città, che attende la riqualificazione da oltre mezzo secolo. Tanto è passato infatti dallo sventramento del quartiere antico che avrebbe dovuto lasciare il posto alla nuova city che, realizzata solo in parte, resta un vuoto.

Da Piazza della Repubblica fino alla stazione centrale, infatti, si susseguono le famose fosse, buchi urbanistici all’interno del tessuto della città etnea. La svolta, dopo tanti anni e tanti annunci, sembrava fosse arrivata durante l’amministrazione Bianco e seguire, con quella Pogliese, furono messe le basi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, propedeutiche alla partenza dei cantieri. Di queste, realizzate in parte, però manca la più importante: il parcheggio di piazza della Repubblica, infrastruttura su più piani per ospitare circa 350 auto, la cui gara d’appalto è stata stoppata da un ricorso dell’Ance e che ancora attende di essere ripubblicata. Avrebbe dovuto esserlo a breve, ma pare che qualcosa si sia inceppato.

Parcheggio di piazza della Repubblica

Come conferma il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino che, durante la passata amministrazione era assessore all’Urbanistica. “I privati proprietari delle aree ci hanno fatto sapere di non essere disponibili alla copertura finanziaria dell’opera – spiega il sindaco. Che non nasconde il timore che possa essere venuto a mancare l’interesse. La questione sembrerebbe legata al tempo di realizzazione dell’opera, che dovrebbe essere costruita entro cinque anni.

Ma sembra che a preoccupare l’amministrazione comunale sia anche la cubatura prevista. “Siamo preoccupati che la cubatura residenziale e quella commerciale non siano sostenibili” – continua il sindaco Trantino. Non solo: a quanto pare Istica, i privati non avrebbero attivato neanche la fidejussione necessaria per poter avviare l’opera.

Sembra ci si sia nuovamente impantanati

Insomma, nonostante le dichiarazioni dei protagonisti sulla probabile apertura dei cantieri nel 2026 – sia l’amministrazione comunale che i privati lo hanno dichiarato al Quotidiano di Sicilia – sembra che sull’area centrale di Catania ci si sia nuovamente impantanati, di nuovo fermi e in attesa di capire cosa verrà realizzato. Su questo il sindaco non si sbottona, pure evidenziando come l’idea alternativa ci sarebbe. Non lo dice apertamente ma lo fa capire.

“Dispiace che non ci sia la copertura per la gara per il parcheggio di Piazza della Repubblica – sottolinea – e mi dispiace anche per questo ulteriore intoppo, ma se si tratta di costruire una cattedrale del deserto che poi non verrà completata, allora è meglio percorrere una strada alternativa”.

Secondo Trantino questa sarebbe ancora da esplorare, ma, come confermatoci dall’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Parisi, di Corso Martiri della Libertà si è parlato in occasione dell’ultimo viaggio romano del sindaco.