Catania, Covid, mazzata a chioschi e camion panini - QdS

Catania, Covid, mazzata a chioschi e camion panini

Melania Tanteri

Catania, Covid, mazzata a chioschi e camion panini

venerdì 16 Ottobre 2020

L’assessore Balsamo: “Noi avevamo stabilito il divieto di asporto alle 23, il Governo ha anticipato alle 21”. Possibili nuove restrizioni anche nei mercati cittadini all’aperto

CATANIA – Possibile inasprimento delle regole per i mercati cittadini. È un’ipotesi affatto esclusa dall’assessore alle Attività produttive di Palazzo degli Elefanti, Ludovico Balsamo, in considerazione dell’aumento dei casi di coronavirus in città e anche di fronte ad atteggiamenti più rilassati in relazione ai comportamenti da adottare per contenere la pandemia.

“Le linee di indirizzo alle quali ci atteniamo sono quelle che prevede il governo con il nuovo Dpcm – spiega l’assessore. Stiamo anche aspettando di capire se la Regione emanerà un apposito decreto per quanto riguarda le attività commerciali all’aperto, per le quali ribadisco sono previste le prescrizioni iniziali, ovvero il distanziamento sociale l’uso della mascherina”.

Balsamo si dice cosciente del fatto che, al momento, vi sia un basso livello di attenzione “sia da parte degli operatori che da parte di coloro che dovrebbero vigilare sul rispetto delle regole”, continua. Per questo, ho sollecitato l’aumento dei controlli e la linea dura da tenere nei confronti di tutti, operatori e avventori – prosegue precisando come, in questa fase, non si stia pensando a ripristinare le verifiche agli accessi dei mercati. “Necessiterebbe – precisa – di uno sforzo non indifferente, in termini di risorse, da parte dell’amministrazione”.

Nel periodo immediatamente seguente al lockdown, infatti, gli ingressi dei mercati erano presidiati da personale, in parte della Sostare e in parte della Protezione civile, che misurava la temperatura a chiunque entrasse. “È un impegno gravoso per il Comune – insiste Balsamo – e non è facile. Vedremo cosa accadrà a livello di regionale e continueremo a monitorare la situazione dei contagi in modo da valutare se sia il caso o meno di chiudere o inasprire le regole”.

Nel frattempo, montano i cori di protesta nei confronti dell’ordinanza comunale, superata poi dal decreto del presidente Conte, in relazione alla possibilità di consumare bevande e cibo da asporto dopo una certa ora. L’amministrazione ne aveva vietato la vendita dalle 23 ma il governo ha anticipato l’ora alle 21.

“Avevamo pensato alle 23 proprio per tutelare alcune attività in particolare – sottolinea Balsamo – che possono fare solo asporto e non somministrazione, quindi non hanno posti a sedere. Ma alcune associazioni si sono scagliate contro di noi e non contro quanto contenuto nel decreto di Conte che senza dubbio rappresenta una sciagura per gli operatori del settore”.

Un problema per molti, ancora di più per chioschi e camion dei panini, privi di posti a sedere. “Quelli che ci sono non sono autorizzati – tuona ancora l’assessore – e non possono fare somministrazione ma solo asporto. Per questo – conclude – ribadisco ancora una volta, avevamo stabilito un orario che potesse permettere l’attività fino alle 23, tutelando così 2.000 padri di famiglia”.

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