Sono giorni concitati in casa Catania: il termine del 9 agosto per la fideiussione è ormai dietro l'angolo. Cosa succederà ai rossazzurri?
Sono ore di fermento in casa Catania FC. Il campanello d’allarme è suonato in modo fragoroso ed improvviso ormai giorni fa, con la notizia della mancata – finora – presentazione della fideiussione da oltre 4.2 milioni di euro da parte della società del presidente Pelligra a garanzia dell’eccedenza del tetto stipendi previsto dal regolamento della Lega Pro. In sostanza: senza il documento, certificato in Australia ma che a termini di legge deve ricevere il placet da una banca italiana per divenire valido nel nostro paese, la formazione dell’Elefante non potrà schierare per la stagione 2024-2025 i nuovi innesti del calciomercato estivo. Un potenziale disastro, in poche parole, che occorre a tutti i costi evitare, nonostante il danno d’immagine sia stato ormai prodotto.
Prossime ore decisive
Stando a quanto appreso dalla nostra redazione, già entro domani pomeriggio potrebbero trapelare novità importanti, in un verso o nell’altro. Il vice-presidente e amministratore delegato, Vincenzo Grella, riuscitosi a mettere in contatto con il presidente etneo dopo un gelido silenzio tra le parti durato più di una settimana, sta lavorando alacremente con diversi istituti bancari del Belpaese al fine di sciogliere la matassa e dirimere l’intricata questione. Nel caso nefasto in cui il Catania non riuscisse a presentare la fideiussione “italiana”, verrebbero a prodursi effetti a catena devastanti: i neo acquisti, sfruttando le clausole presenti nei loro contratti, si libererebbero con effetto immediato oppure, in caso di volontà di proseguire l’avventura ai piedi dell’Etna, dovrebbero ridursi l’ingaggio o spalmare l’accordo in più annualità. Insomma, la situazione non è affatto agevole. Tra chi avrebbe già manifestato l’intenzione di restare a prescindere in Sicilia, si fanno i nomi di Francesco Di Tacchio, Matteo Di Gennaro e Gregorio Luperini. Ma non è finita qui: per recuperare liquidità, si arriverebbe ad un sacrificio eccellente. Trattasi di Alessio Castellini, oggetto del desiderio di Milan Futuro, Atalanta, Napoli e Cremonese. Faggiano e Toscano? Se il direttore sportivo è certo di restare, dubbi permangono sull’eventuale permanenza del tecnico calabrese in caso di sviluppi negativi: il nervosismo manifestato post eliminazione dalla Coppa Italia contro la Carrarese costituisce fotografia inequivocabile della preoccupazione dell’allenatore ex Cesena.
Investimenti in Australia l’ostacolo per il Catania?
Stando a quanto rivelato dai colleghi di “Catanista”, il problema principale sarebbe costituito dai fondi che il gruppo Pelligra avrebbe destinato a numerosi investimenti immobiliari in fase di realizzazione in Oceania. Di conseguenza, verrebbero meno le risorse per il progetto Catania, almeno in questa stagione, per poi puntare a campionati di vertice negli anni a venire. Uno scenario che non può far di certo piacere ai tifosi rossazzurri, soprattutto agli oltre 5 mila che avrebbero già sottoscritto il proprio abbonamento in vista del prossimo torneo di Serie C. Emerge, dunque, l’obbligo da parte dei vertici del club di venire fuori allo scoperto e chiarire alla piazza intenzioni e ambizioni del Catania Football Club, come già invocato dall’Assessore allo Sport Sergio Parisi, dettosi fiducioso in ogni caso della positiva risoluzione dell’“errore burocratico” commesso dalla proprietà. Tic-toc, tic-toc: il countdown verso il 9 agosto è già scattato. La palla passa a Ross Pelligra, chiamato a non spegnere entusiasmo e sogni di un’intera città.
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