Sale la febbre in casa rossazzurra in vista del match-point di Caltanissetta: il tecnico campano ha parlato così in conferenza
Mancano ormai soltanto una manciata di ore a Canicattì-Catania, la sfida che, al “Tomaselli” di Caltanissetta, potrebbe decretare l’aritmetica promozione in Serie C dei rossazzurri con ben 6 giornate d’anticipo.
Quella dei ragazzi di mister Ferraro nel girone I è stata una vera e propria cavalcata trionfale, in grado di sbriciolare sul campo e sul piano psicologico qualsiasi avversario abbia tentato vanamente di mettere i bastoni fra le ruote al club di Ross Pelligra.
Basta un solo punto a capitan Francesco Lodi e compagni per poter stappare finalmente lo spumante e godersi il giro in bus scoperto in programma in città per raccogliere il caloroso abbraccio di quei tifosi che fremono dalla voglia di rivedere la luce dopo anni bui e tempestosi.
Il tecnico di Vico Equense, condottiero esemplare del team etneo, non sta già nella pelle in vista del match-point di domenica pomeriggio, come testimoniano le sue dichiarazioni rilasciate nella canonica conferenza stampa del “Massimino”
Le parole di Ferraro in conferenza stampa
“Vedere l’obiettivo così vicino ci rende contenti – ha detto Ferraro – Quasi mai nessuna squadra ha concluso il campionato due mesi prima e questo ci inorgoglisce. È un traguardo importante per la rinascita del Catania. Questa settimana l’abbiamo vissuta come sempre. Sono un privilegiato ad essere qui e ad allenare questa squadra. Onestamente non mi aspettavo di arrivare a questo punto con così tante giornate di anticipo. Il vero artefice di questo risultato, oltre la società, è il direttore Laneri. Solo lui poteva creare questa squadra. Per me sono anni di soddisfazioni, non mi piace troppo festeggiare ma è una cosa che mi porterò per tutta la vita. Mi inorgoglisce e mi darei un bel 7, una via di mezzo visto che ancora il campionato non è finito. Sono contento di essere stato apprezzato come allenatore e come uomo. Ho avuto il tempo di farmi conoscere e mi fa molto piacere sapere di essere ricordato bene in città e di poter tornare un giorno sapendo di aver fatto qualcosa di importante per la rinascita del Catania.”