CATANIA – Gen-E, il più grande festival europeo dell’imprenditorialità giovanile, sbarca a Catania fino a domani per l’edizione 2024. A partecipare all’evento, organizzato da Junior Achievement Europe e Junior Achievement Italia, insegnanti, imprese, istituzioni, responsabili politici, rappresentanti dei media e oltre mille giovani provenienti da oltre 40 Paesi europei, pronti a presentare le loro mini-imprese e startup universitarie innovative, a confrontarsi, scambiare idee, fare networking.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire alle nuove generazioni le competenze necessarie per il loro futuro professionale. Alla fine della competizione saranno assegnati gli ambiziosi premi “JA Europe Company of the Year” e “JA Europe Innovation of the Year”. I gruppi in gara sono stati selezionati tra oltre 400 mila studenti che hanno partecipato ai programmi di Junior Achievement nel corso dell’anno scolastico 2023-24. La scelta di nominare Catania capitale dell’imprenditorialità giovanile europea, nonostante il 25% dei suoi studenti abbandoni gli studi, è strategica: “Per accendere i riflettori sulla questione giovanile, la dispersione scolastica, la povertà educativa che saranno al centro dell’azione all’interno di questo evento, anche nella coalizione scuola”, ha spiegato Antonio Perdichizzi, presidente di Junior Achievement Italia e Isola Catania durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo degli Elefanti. “Catania offre opportunità ben oltre alle aspettative in termini di capacità e attrattività – ha detto il sindaco Enrico Trantino –. Sono ancora tantissime le offerte di lavoro che non ricevono risposta per un mancato allineamento, per una mancata informazione. Dobbiamo migliorare la connessione tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione e individuare dei nuovi metodi non solo di comunicazione, ma anche di valutazione perché le opportunità ci sono tutte e bisogna solo saperle cogliere”.
Tra gli obiettivi che la Città metropolitana si pone c’è quello di attrarre talenti anche attraverso l’università. “È un onore ospitare centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi da ogni parte d’Europa che – ha affermato Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania – vogliano fare imprenditoria, che genereranno capacità, che con gli studenti del nostro ateneo scambieranno idee e informazioni, che magari valuteranno di iscriversi ai corsi in lingua inglese del nostro ateneo o che ci sceglieranno per l’Erasmus, che torneranno a casa con un’idea positiva del nostro territorio, promuovendolo all’estero. L’ambizione del sindaco e del rettore è che Catania sia davvero capitale dell’innovazione e dell’imprenditoria, grazie alla dedizione imprenditoriale della città, che c’è sempre stata e che va aumentata”.
A Bratislava e Varsavia, a Londra e Bruxelles, così come nelle altre capitali europee visitate nelle ultime settimane da Salvatore Nigro, Ceo di Junior Achievement Europe, c’è stata grande attesa per la visita della città dell’elefante che ha convinto gli organizzatori. “Abbiamo raccolto questa sfida, non solo di organizzazione, ma anche mia personale – ha raccontato Nigro –. Ho lasciato l’Italia 25 anni fa, da buon calabrese ho vissuto in tre continenti diversi e sono tornato in Europa da qualche anno. Adesso sono in Sicilia e vedo giovani europei lasciare la loro casa per andare a Catania. Abbiamo messo insieme tante eccellenze degne di questo nome e delle tante capitali, nonché sponsor e partner fondamentali”. Per Tiziana dell’Orto, segretaria generale EY Foundation, eccellenza di consulenza mondiale che ha come scopo quello di rendere migliore il mondo del lavoro portando anche nelle scuole il proprio background, occorre concentrarsi per dare ai giovani gli strumenti necessari ad affrontare il futuro.
“Facciamo consulenza a 360° e conosciamo molto bene il mondo delle imprese. La Sicilia – ha spiegato dell’Orto – è un grandissimo territorio ricco di innovazione e creatività su cui in questo momento si possono accendere i riflettori, per agire in maniera coordinata sulla coalizione che si può fare con la scuola del futuro, grazie agli studi sulle competenze che serviranno ai lavoratori del futuro”, ha suggerito, riferendosi pure alle soft skills su cui troppo spesso non si presta la sufficiente attenzione. Persino i mestieri con una maggiore predisposizione tecnica oggi hanno cambiato volto. Lo ha confermato Rosario Fresta, presidente di Ance Catania, colpito positivamente dalla realizzazione dell’iniziativa proprio nel momento in cui Catania starebbe vivendo la maggiore trasformazione infrastrutturale mai vista: “Il divario tra mondo della scuola e mondo del lavoro c’è. Abbiamo spesso difficoltà a inserire i giovani nel mondo delle costruzioni – ha spiegato –. Si tratta di un settore tradizionale che si basa principalmente sul lavoro manuale, ma che sta vivendo delle importanti cambiamenti con le nuove tecnologie. I lavoratori del futuro dovranno essere capaci di gestirle. Se manteniamo le nostre eccellenze, la possibilità di fare impresa e realizzarsi c’è”.
Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura del Sud Est Sicilia, ha messo in luce come il nostro territorio sia stato protagonista di una rapida crescita, in particolar modo dal punto di vista turistico e infrastrutturale: “Abbiamo comunque una necessità di confronto e di condivisione continua con realtà diverse dalla nostra – ha detto –. Questo evento rappresenta una grande occasione per lavorare insieme su un percorso formativo che guardi alle scuole e alle opportunità che la Camera può dare a queste nel rapporto con le imprese. Perché la Camera può essere non soltanto delle imprese che oggi ci sono, ma anche di quelle che verranno soprattutto per l’hi-tech e per il terzo settore”.