Catania, inaugurato il museo dedicato a Vincenzo Bellini

Catania, inaugurato il museo multimediale dedicato a Vincenzo Bellini

Antonino Lo Re

Catania, inaugurato il museo multimediale dedicato a Vincenzo Bellini

Biancamaria Casale  |
giovedì 23 Marzo 2023

Il “taglio del nastro” arriva a conclusione dei lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’intero polo museale

Alla presenza delle più alte cariche delle città presso la casa natale del ”Cigno” Vincenzo Bellini, nel Palazzo Gravina Cruyllas si è tenuta l’inaugurazione della nuova sezione multimediale del “Museo Vincenzo Bellini”.

Il progetto

La professoressa Maria Rosa De Luca, docente di Musicologia nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania e responsabile scientifico del progetto per l’ateneo, spiega: “Dedicato ai cittadini, agli amanti, studiosi e turisti italiani e stranieri, ha visto nella sua strutturazione le idee di visitabilità e fruibilità da parte di tutti”, il percorso è interamente curato nelle due lingue, italiano ed inglese. “Il progetto complessivo è articolato su tre piani, il primo si rivolge alla funzionalizzazione della casa natale del musicista, il secondo ospita la sezione multimediale e il terzo livello raccoglie la digitalizzazione di tutta la produzione belliniana.”

“In linea con un progetto – aggiunge – che riguarda i cinque grandi operisti italiani e le loro città natali, partendo da Bergamo con Donizzetti, a Parma di Verdi, passando per Lucca e Pesaro con Puccini e Rossini per arrivare a Catania con Vincenzo Bellini, le cinque città hanno voluto sottolineare il legame e l’identità, valorizzando il grande patrimonio di quest artisti, individuando la migliore modalità in cui narrare le rispettive vicende e investendo in esso.”

Le quattro sale

Il visitatore già all’ingresso del sito, si trova di fronte una panoramica molto ampia della carriera di Bellini, con una timeline che ne ricorda i passaggi salienti. Sugli slideshow scorrono le immagini dei personaggi più significativi nella vicenda biografica e artistica di Bellini. Una vita in quattro atti è il titolo che rappresenta la modalità con cui sono pensati gli spazi. “Quattro le sale che rispecchiano i momenti salienti della narrazione – continua De Luca-. La prima è la sala d’ingresso, seguita dalla sala dedicata al periodo napoletano, dove il musicista studiò, e compose le prime opere. La terza tappa è dedicata a Milano e al periodo che Bellini vi trascorse, per arrivare alla sala che ricorda il viaggio al Sud. Nel 1832 il rientro alla città natale, da artista ormai affermato e al culmine della sua carriera con Norma e La sonnambula. L’ultima sala proietta Bellini in Europa. Prima a Londra e poi a Parigi dove muore giovanissimo nel 1835, con alle spalle solo dieci opere, fra le quali I puritani messa in scena ed osannata in Francia”.

“Vivere quattro modi di essere pubblico”

Il Museo multimediale è un progetto che richiede tempo a chi lo visita, la narrazione immersiva convalidata dagli studi più aggiornati, consente la  piena fruizione del museo, tutto il progetto è impostato sullo storytelling, la parte tecnologica è stata progettata dal CNR. “I quattro atti, in cui è concepito il museo, – conclude la professoressa – mettono il visitatore al posto del pubblico, nella narrazione c’è la possibilità di vivere quattro diversi modi di essere pubblico”.

Toccanti le parole del Sovrintendente del Teatro Massimo, Giovanni Cultrera: “Vincenzo Bellini chiama in tutto e tutto il mondo cerca Bellini. Come ente Teatro Massimo, ci impegniamo a coinvolgere soprattutto i giovani nelle future iniziative, perché la città per prima possa godere dell’uno, il teatro e dell’altro, il museo, in un’ambivalenza di sinergie”.

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