Catania, minacce al figlio di Grella. Parisi: "Vigliacchi" - QdS

Catania, minacce social al figlio dell’ad Grella. Parisi: “Vigliacchi, massima vicinanza al dirigente”

Catania, minacce social al figlio dell’ad Grella. Parisi: “Vigliacchi, massima vicinanza al dirigente”

Salvatore Rocca  |
mercoledì 01 Novembre 2023

La rivelazione dell'amministratore delegato rossazzurro in conferenza stampa. L'assessore allo Sport del Comune di Catania interviene in sostegno.

Delle minacce tramite social sarebbero state rivolte all’indirizzo del figlio di 11 anni del vice presidente e amministratore delegato del Catania, Vincenzo Grella. Lo ha rivelato lo stesso dirigente rossazzurro in occasione della conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio di martedì 31 ottobre alla vigilia di Brindisi-Catania, recupero della seconda giornata del campionato di Serie C.

Grella: “Abbiamo toccato il fondo”

“Io ho sempre parlato di rispetto” ma “quando le persone vanno oltre e hanno il coraggio di contattare mio figlio di 11 anni, penso che lì abbiamo toccato veramente il fondo“, ha commentato Grella nel lungo intervento che ha preceduto il botta e risposta con i giornalisti sullo stato di salute della formazione allenata da mister Luca Tabbiani.

L’episodio è stato condannato dall’assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, attraverso un post pubblicato nelle scorse ore sui propri canali social.

Parisi: “Vicino a Grella, uomo che merita rispetto”

“Ho ascoltato dalle parole di Vincenzo Grella in conferenza stampa la notizia orribile delle minacce anonime al figlio undicenne, sui social, pare provenienti da profili fake“.

“Ci sono regole di convivenza civile che vanno oltre una vittoria o una sconfitta e i vigliacchi responsabili di quanto accaduto, che si nascondono dietro un profilo falso, non hanno nulla a che vedere con il calcio, il Catania, il tifo, la passione e la Città di Catania”, ha sottolineato.

“Esprimo la mia personale vicinanza a Vincenzo, uomo di grandi valori morali e persona che merita grande rispetto, le cui vicende professionali non possono mai e poi mai coinvolgere i familiari e gli affetti più cari. Forza, Vincenzo”, ha concluso Parisi.

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