Scontro istituzionale per la "conquista" del versante Ovest del vulcano attivo più alto d'Europa.
Scontro istituzionale per la “conquista” del versante Ovest del vulcano. Dopo la bocciatura da parte della Regione dell’accordo tra Parco dell’Etna e i Comuni di Bronte e Maletto per portare mezzi turistici in quota nella parte più selvaggia dell’Etna, è il presidente Carlo Caputo a intervenire.
La parole di Caputo
“Partiamo dalla fine – afferma il presidente del Parco dell’Etna. Partiamo dalle realtà, senza ipocrisia”. Caputo pubblica foto eloquenti che mostrano “la situazione di fatto e quotidiana che troviamo sulle piste forestali dell’Etna”, dice ancora. “Ecco – evidenzia – su queste piste il Parco ha autorizzato l’istituzione di un servizio di fruibilità del versante ovest del vulcano, un servizio con finalità turistiche mediante accesso autorizzato di veicoli ecocompatibili“.
La nota della deputata
Una precisazione alle parole espresse dalla deputata pentastellata Gianina Ciancio “Il provvedimento contestato – ricorda la deputata Ciancio – è stato oggetto anche di un ricorso al Tar da parte di diverse associazioni e si scontra con le prescrizioni del decreto istitutivo del Parco dell’Etna. Tra queste, infatti, una norma vieta esplicitamente che in zona A, quella di riserva integrale, si possano introdurre veicoli motorizzati, ad eccezione di quelli autorizzati per motivi di servizio o di sorveglianza vulcanica. Criticità sottolineate dall’ufficio competente del dipartimento Territorio e Ambiente, che ha inoltre evidenziato la mancata richiesta del parere preventivo, da parte del Parco, al Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale, per le opportune valutazioni”.
La replica del Parco
Immediata la precisazione di Caputo. “A leggere alcuni interventi sembra che il Parco abbia autorizzato l’accesso di veicoli su aree “vergini”. No, il Parco ha autorizzato l’implementazione di uno sviluppo turistico su aree normalmente attraversate da automezzi, veicoli ecocompatibili autorizzati sarebbero due minibus-navetta. L’istituzione di un servizio di questo tipo porterebbe la conseguenza di passare da quella situazione di fatto (decine e decine di auto ogni giorno) alla presenza di soli due mezzi navetta, insomma, proprio una scelta a favore dell’ambiente”.
“Autorizzazioni regolari”
Caputo precisa anche come l’autorizzazione data ai Comuni di Bronte e Maletto che ne avevano fatto richiesta, sia supportata dalla normativa. Il parco ha accolto una progettazione di servizio turistico proposta da due Enti Pubblici (Comune di Bronte e Maletto). “Il Parco dell’Etna ha autorizzato seguendo i regolamenti e le leggi che disciplinano l’area parco. Le prossime settimane determineranno le scelte che il Parco dell’Etna (ente pubblico che ha amministrazione e rappresentanza propria) compirà sull’autorizzazione contestata da alcuni attori pubblici e privati. Sono sempre dell’idea che il contributo di tutti serva a maturare le migliori decisioni, di sicuro mi crea fastidio dover passare per un Presidente del Parco che vuole distruggere l’ambiente, ma su questo tema – conclude – ci saranno occasioni per discutere. Vedremo il futuro”.