Catania, questione sicurezza, i nodi arrivano in Consiglio - QdS

Catania, questione sicurezza, i nodi arrivano in Consiglio

Catania, questione sicurezza, i nodi arrivano in Consiglio

giovedì 19 Ottobre 2023

Ieri confronto in aula tra consiglieri e amministrazione. Il sindaco: “Alcuni segnali ci indicano che si sta invertendo la rotta”. Vendemmia (Siap): “Invitiamo i cittadini a denunciare”

CATANIA – La questione è emersa come urgente ben prima delle elezioni amministrative che hanno consegnato il governo della città nelle mani del sindaco Enrico Trantino e dalla sua giunta. La questione sicurezza a Catania resta un’urgenza pressante, da affrontare a tutti i livelli. Dopo il comitato per l’ordine della sicurezza convocato appositamente e i numerosi viaggi del primo cittadino a Roma per tentare di potenziare il corpo della Polizia municipale e chiedere aiuto e ausilio per garantire sicurezza appunto in città, è il turno del Consiglio comunale. Che ieri mattina ha affrontato la questione all’interno dell’aula consiliare, su richiesta proprio dei rappresentanti dei cittadini che hanno inteso discutere apertamente di quanto accade in città.

Le parole del sindaco Trantino

Una seduta in concomitanza con l’operazione “Dazio” con cui le forze dell’ordine hanno assicurato sette malviventi alla giustizia, uno dei quali – a quanto pare il capo – ha solo 15 anni, che ha evidenziato la necessità di un giro di vite ulteriore. Come confermano le parole dello stesso Trantino. “Colpisce che a capo di questa gang, che a quanto sembra agiva con metodi mafiosi, ci sarebbe un minorenne, uno dei tanti, troppi, ragazzi dediti ad attività illecite che accrescono il livello di percezione dell’insicurezza urbana – ha detto il primo cittadino -. Tuttavia, grazie al congiunto lavoro istituzionale in corso, alcuni segnali ci indicano che si sta invertendo la rotta: Catania finalmente non è più la prima città in Sicilia per la dispersione scolastica e le costanti operazioni della magistratura e delle forze dell’ordine per reprimere condotte violente, rappresentano fattori oggettivamente positivi a cui aggrapparsi per sperare in un domani migliore”, ha proseguito prima di annunciare la volontà, in caso di processo, di costituirsi parte civile.

L’azione delle forze dell’ordine non basta

Ma l’azione delle forze dell’ordine non basta: dall’aula sono anche altre le questioni emerse. Secondo gli autonomisti, ad esempio, oltra “all’intensificazione delle attività di controllo del territorio e di prevenzione di comportamenti illeciti, violenti, criminosi” occorrerebbe “migliorare l’ambiente urbano tramite il potenziamento delle infrastrutture relative alla sicurezza; favorire l’aggregazione socio-culturale e rimuovere i fattori di disagio sociale e di emarginazione; favorire la crescita culturale e sociale della cittadinanza” – scrivono in una nota gli esponenti del gruppo Mpa-Grande Catania Angelo Scuderi, Orazio Grasso, Maria Grazia Rotella, Serena Spoto, firmatari dell’ordine del giorno del Consiglio comunale straordinario dedicato alla sicurezza.

Togliere i più giovani dalla strada

Riaprire gli oratori e le associazioni che possano togliere i più giovani dalla strada o allontanarli da cattive frequentazioni, oltre che aumentare i controlli anche dal punto di vista della sicurezza stradale alcune delle proposte del consigliere democristiano, Maurizio Mirenda.

Intensificata l’attività di controllo del territorio

Al termine del dibattito il sindaco ha risposto alle diverse sollecitazioni dell’aula, fornendo anche i dati della municipale che fotografano, a partire dal gennaio scorso, un’intensificata attività di controllo del territorio voluta dall’amministrazione, con un conseguente incremento del numero di sanzioni e sequestri nell’ambito dei vari reparti. Per il reparto Commerciale, sono stati 1.737 i verbali, 338 i sequestri, 803 le sanzioni; per occupazione suolo pubblico, 117 le chiusure di esercizi commerciali, 18 le comunicazioni di notizia di reato; per il reparto Polizia ambientale, 1216 i verbali, 70 i sequestri, 70 le notizie di reato.

“Sicurezza a Catania, se ne parla solo nei momenti più drammatici poi per il resto tutto tace”, afferma non senza una vena polemica il segretario del Siap, il sindacato degli appartenenti alla polizia, Tommaso Vendemmia. Che invita “tutte le forze produttive e politiche, oltre che le autorità cittadine, a contribuire alla nostra azione sul territorio. Invitiamo i cittadini a denunciare o segnalare ogni attività illecita – afferma – per favorire il senso civico e agevolare il nostro lavoro. I poliziotti sono pronti e sono disponibili a sacrifici, ma ci auspichiamo che lo siano altrettanto tutte le forze disponibili”.

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