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Catania, “Seltz Palco aperto”: l’estate dal vivo di Zō

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Catania, “Seltz Palco aperto”: l’estate dal vivo di Zō

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venerdì 11 Giugno 2021

a sabato 12 giugno parte il cartellone estivo Seltz Palco aperto un modo per stare vicino alla comunità artistica siciliana e dare un proprio contributo, offrendo spazio e voce agli artisti locali.

Dopo il ritorno alla performance dal vivo in presenza con il concerto di Paolo Angeli, Zō Centro culture contemporanee di Catania, da 20 anni spazio indipendente per la programmazione e la produzione di progetti artistici multidisciplinari, unico organismo di programmazione riconosciuto in Italia dal Ministero della Cultura, riaccende gradualmente i motori per colmare il vuoto dei palchi deserti e riempire un silenzio lungo un anno e mezzo. Da sabato 12 giugno parte il cartellone estivo Seltz Palco aperto un modo per stare vicino alla comunità artistica siciliana e dare un proprio contributo, offrendo spazio e voce agli artisti locali.

Nelle scorse settimane Zō centro culture contemporanee ha invitato i professionisti del palcoscenico a candidarsi con uno spettacolo da rappresentarsi negli spazi esterni di SpiaZō da giugno a settembre. Tutte le spese e le pratiche concernenti organizzazione, comunicazione, promozione dell’evento, allestimento tecnico, personale tecnico e di sala sono a carico dell’organizzazione di Zō centro culture contemporanee. Ogni artista/compagnia ha diritto all’incasso derivante dallo sbigliettamento. Le spese relative agli oneri contributivi e ad eventuali diritti d’autore sono a carico dei partecipanti.

Questo il calendario degli eventi di Seltz Palco aperto per giugno.

Sabato 12 giugno, h 21

Teatro/ “A cena con Pablo” di e con Debora Bernardi, Nicola Costa e Alice Ferlito. Posti già esauriti. 
Lo spettacolo “A cena con Pablo” è un viaggio nella vita e nella poesia di uno dei più celebri artisti dello scorso secolo, nonché figura di riferimento della letteratura latino-americana del novecento. Un tributo inedito, ad oggi mai rappresentato, che mira a far conoscere tanto il pensiero quanto il percorso artistico e biografico di Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, attraverso l’indagine e lo studio dei piani poetici e l’accostamento ai piani sensoriali, accompagnando i versi con le note sudamericane che esaltano l’appartenenza e l’impegno poetico e civile dell’artista cileno.

Domenica 13 giugno, h 21

Danza/ “Cu si?”

Coreografi e ballerini Francesca Auteri e Alex Trejo. Musiche di Natalia Lafourcade, Sofiane Pamart, Yann Tiersen. Biglietto: 5 euro

“Cu Si?” (Chi sei? in Siciliano) nasce da una riflessione circa il ruolo di ciascuno di noi nella società odierna. Partendo dall’ipotesi di “Danza” come insieme di forze multiple e differenti espresse attraverso il linguaggio non verbale del corpo, è possibile tracciare un confine tra maschile e femminile? E… esiste davvero questo confine? Essere un uomo, essere una donna, magari essere un po’ entrambi, o magari non sentirsi né l’uno né l’altro; di certo abbiamo un corpo, di certo siamo un corpo. Lo tocchiamo, lo sentiamo, lo perdiamo, e lui racconta di noi, delle nostre paure, delle nostre ansie, delle nostre maschere.

Millenni di storia, millenni di ossa e di pelle, millenni di mani che si sono unite per amare e per uccidere, millenni di relazioni mai uguali, o forse sempre uguali. Quanto i nostri corpi sanno dire di noi? Quanto la danza può divenire strumento narrativo di quelle forze che, necessariamente, si fanno gioco e cura di ciò che chiamiamo “incontro”? Quanto il tango oggi, nella sua dimensione di dialogo tra due esseri umani, può divenire specchio di relazioni assonanti e dissonanti tra generi? Cu si? Chi siamo? Che sia la danza a dirlo.

Giovedì 24 giugno, h 21

Folk / Quartetto Areasud

Nato nel 2010, inizialmente per divertimento, il Quartetto Areasud esegue musiche tradizionali principalmente legate alle culture siciliane e calabresi, senza dimenticare che questi territori sono da secoli al centro del Mediterraneo, “grande brodo” nel quale si cuociono gli ingredienti musicali di popoli che condividono uno stesso destino e una comune identità. Il gruppo è formato da Maurizio Cuzzocrea (chitarra battente, marranzano, tamburello, voce), Franco Barbanera (friscalettu, zampogna a chiave, gaita galiziana, flauti), Marco Carnemolla (basso, voce) e Mario Gulisano (tamburelli, bodhràn, marranzano, voce).

Seppure lo strumentario utilizzato sia di esclusiva provenienza tradizionale e ricercato nella selezione dei costruttori migliori, l’esecuzione dei brani non è strettamente filologica, ma lascia spazio all’interpretazione personale e quindi a quel processo di permanente composizione e ri-creazione che è caratteristico della musica di tradizione orale. I quattro musicisti provengono in parte dai ben noti gruppi di world music come Nakaira e Oi Dipnoi, coi quali hanno partecipato a numerose tournée nei principali circuiti folk e world internazionali, con l’unione del folk-singer Maurizio Cuzzocrea, che ha costruito la sua fama negli anni partecipando ai più importanti folk festival in Italia e all’estero.

Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, si affiancano canti rituali, favole e serenate che raccontano con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune e di chi c’è stato ancor prima di loro. Di prossima pubblicazione il loro primo album “Musica lievemente tradizionale”.

Venerdì 25 agosto, h 21

Danza / “Porcellana” coreografie di Sebastiano Sicilia, assistente alla coreografia Franceschina Giangrasso, musiche di Ezio Bosso e Andrea Farri. Biglietto: € 10,00. Prevendita ai numeri 3286454566 e 3274026809.

“Porcellana” è un balletto contemporaneo in atto unico e rappresenta la nuova produzione coreografica di Sebastiano Sicilia. Cinque le danzatrici in scena – Beatrice Averni, Felicia Bisicchia, Tiziana Cantarella, Franceschina Giangrasso, Martina Guglielmino – per 45 minuti circa. Diverse le tematiche trattate e tutte fondanti di un unico messaggio che vede sulla scena un balletto fortemente introspettivo e carico di una forte simbologia. Di quest’ultima, precipua è la “Porcellana”, non solo mero titolo ma vero e proprio fulcro

simbolico e punto di partenza fondamentale che permette il dipanarsi di tutta la trama. La scena è ambientata in un bagno pubblico, e il bianco della porcellana ne fa appunto da padrona. Porcellana come simbolo ma allo stesso tempo come materiale inteso nella sua interezza compositiva e nelle sue caratteristiche fondanti di freddezza, robustezza e allo stesso tempo fragilità.

Sabato 26 giugno, h 21

Danza / “Juntos” coreografie di Daniela Campione, danza di Kiko Xhani, chitarra di Gabriele Cairone. Biglietto: 10 euro.

Lo spettacolo si evolve in sequenze coreografiche che abbracciano il mondo del flamenco moderno e della danza contemporanea attraverso uno stile che richiama i ritmi e le dinamiche della danza ispanica in un ambiente dal colore e dal calore mediterraneo e aperto alle dinamiche libere della danza contemporanea. Le varie coreografie saranno intervallate da esecuzioni dal vivo di un chitarrista che esegue brani dal repertorio classico spagnolo, o-e da interventi di un attore con testi tratti sia dalla poesia spagnola che liberamente scelti da contesti poetici ispirati alla danza.

Domenica 27 giugno, h 21

Pop-rock / A Lemon. Biglietto: 5 euro.

A Lemon è lo pseudonimo del polistrumentista catanese Alessandro Moncada. Nato come progetto di home recording secondo il principio del Do It Yourself nel 2016, si evolve molto rapidamente, assumendo una forma più strutturata. Dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, A Lemon sceglie l’inglese come lingua d’elezione per comporre i suoi testi. A febbraio 2020 viene lanciato dall’etichetta Urtovox Records il suo primo singolo, “Voodoo”. Il 20 marzo è fuori il secondo singolo, “The Way Things Are”, che anticipa l’uscita del suo album d’esordio, GREEN, pubblicato il 17 Aprile dello stesso anno e realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura e di Siae. Un disco dal sapore internazionale, nel quale l’elettronica si mescola con tocchi di psych pop e funk di matrice Seventies.

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