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Catania, sequestrati a Nesima 17 chili di botti illegali: denunciato un 32enne

Catania, sequestrati a Nesima 17 chili di botti illegali: denunciato un 32enne

Si intensificano i controlli in vista del periodo natalizio e di fine anno, carabinieri hanno così sorpreso un uomo di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, e dopo aver perquisito la vettura hanno trovato ordini rudimentali

Un uomo di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine per alcune vicende giudiziarie, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Nesima che, nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale di Catania – in vista del periodo natalizio e di fine anno – per la prevenzione, la vendita e l’uso illegale di materiale pirotecnico.

Pochi giorni fa a Picanello i carabinieri hanno sequestrato 400 chili di botti illegali denunciando un giovane di 28 anni.

Il controllo dei carabinieri in via Felice Fontana

I militari dell’Arma, impegnati nel pomeriggio in un servizio di perlustrazione del territorio, in via Felice Fontana hanno individuato l’auto del 32enne nei pressi di un supermercato. Avendo fondato motivo, in seguito ad attività info-investigativa, che l’uomo potesse trasportare a bordo del suo veicolo ordigni esplosivi, lo hanno invitato a fermare la vettura.

Trovati 200 candelotti e 70 bombe carta

Non appena l’uomo è sceso dall’auto ha mostrato da subito insofferenza al controllo alimentando, così, il sospetto che stesse occultando qualcosa di illecito. Aperto il portabagagli, i carabinieri hanno rinvenuto petardi rudimentali.

Il materiale sequestrato, infatti, ammonta complessivamente a quasi 17 chilogrammi di peso lordo. Sono stati trovati 200 ordigni esplosivi del tipo bombe carta (“candelotti”) e 70 ordigni esplosivi del tipo bombe carta (“caramelle”) di forma cilindrica, entrambe le tipologie di manufatti risultano avere un rischio potenziale elevato e una micidiale portata offensiva poiché capaci di esplodere in massa.
Dopo il rinvenimento gli esplosivi sono stati recuperati in sicurezza. Gli specialisti hanno poi verificato e certificato la tipologia del materiale rinvenuto, accertandone la catalogazione e la potenziale pericolosità connessa alla detenzione massiva in ambiente civile, parificandole a “bombe”.

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