Numeri fuori dall'ordinario per una gara di Serie D, ma che certificano ancora una volta l'amore dei sostenitori rossazzurri per questi colori.
Atmosfera “da Serie A”. Ieri sera, in occasione del vittorioso debutto casalingo del Catania SSD (2-1 al San Luca), lo stadio “Angelo Massimino” ha indossato il suo vestito più bello: 14.590 gli spettatori presenti sugli spalti dell’impianto di piazza Spedini (di cui 10.307 abbonati e 4.283 muniti di biglietto), tifo incessante e coreografie spettacolari.
Il tutto a ricordare e a dimostrare, ancora una volta ed in maniera netta, come l’amore per i colori rossazzurri, da parte per la città, vada ben oltre la categoria.
Catania SSD, sugli spalti numeri da Serie A
E sì, perché c’è da sottolineare come si trattasse pur sempre di una gara valida per la seconda giornata del campionato di Serie D – Girone I.
Numeri dunque decisamente ben al di fuori dell’ordinario, se si pensa che il pubblico del Massimino ha superato, per presenze, quello di ben tre sfide giocate nell’ultima giornata del campionato di Serie A: Monza-Juventus, Cremonese-Lazio e Spezia-Sampdoria.
La vittoria di Pelligra
È la prima vittoria tra le mura amiche del gruppo guidato da Giovanni Ferraro ma, soprattutto, la vittoria di Rosario Pelligra. Il presidente rossazzurro, arrivato allo stadio circa mezz’ora prima dello start del match, si è subito concesso un giro di campo iniziale, per salutare i quindicimila del vecchio Cibali e raccogliere il loro ideale abbraccio.
Insieme a lui, gli uomini più fidati, dall’amministratore delegato Vincenzo Grella al consigliere Giovanni Caniglia fino all’advisor Mark Bresciano, tutti così colpiti dal calore dei tifosi rossazzurri da scegliere di immortalare lo spettacolo offerto dalle tribune con i propri smartphone.
Tra Pelligra ed il popolo rossazzurro, al momento, più che di unità d’intenti, si può parlare di vera e propria infatuazione: la gente vede nell’uomo d’affari nativo di Melbourne una concreta occasione di riscatto dopo anni difficili e si è innamorata del suo modo di fare genuino, arricchito da quello slang tutto particolare che mischia lingua inglese e dialetto siciliano (appreso in casa da nonni e genitori).
Pelligra già nel cuore dei tifosi etnei
Dopo il giro di campo, per Pelligra, c’è stato il rientro nella tribuna autorità, tra infinite richieste di selfie e strette di mano da parte dei presenti.
Infine la partita, e le esultanze per i gol dei rossazzurri: l’abbraccio con Grella, il “cinque” con Caniglia e quel braccio levato al cielo in segno di vittoria che sta ormai diventando gesto ricorrente.
A fine gara c’è stato spazio anche per una videochiamata a casa, in Australia, per condividere un momento di gioia e di festa, e per ritornare in campo tra l’abbraccio con il capitano Ciccio Lodi e la foto di rito con i rossazzurri.
Di Serie A era la cornice, ma di Serie D rimane il campionato che gli etnei stanno disputando. Il percorso di risalita è appena iniziato e sarà inevitabilmente lungo e tortuoso. Ma con questo pubblico e questo Pelligra, si può.