A Catania la lotta contro la violenza di genere non è soltanto un impegno istituzionale, ma una vera e propria missione quotidiana. L’Arma dei Carabinieri, da sempre attenta a contrastare questo fenomeno, forma con cura i propri operatori affinché intervengano con prontezza, empatia e determinazione nelle situazioni più delicate. La tempestività, in questi casi, può fare la differenza tra la vita e la morte.
La segnalazione nella notte e l’intervento dei militari
Era piena notte quando, alla centrale operativa del 112, sono giunte le prime segnalazioni dal quartiere Fasano. Alcuni residenti avevano udito le urla strazianti di una donna che, dal balcone della sua abitazione, invocava aiuto. In pochi istanti, una pattuglia del Nucleo Radiomobile è intervenuta sul posto, trovando la 53enne ancora affacciata, visibilmente ferita e incapace di camminare.
Il racconto shock della vittima: incursioni notturne e minacce di morte
La scena che si è presentata ai Carabinieri era agghiacciante: la donna aveva gli abiti macchiati di sangue e mostrava segni evidenti di percosse. Con grande forza d’animo, ha trovato il coraggio di raccontare l’ennesimo episodio di violenza da parte dell’ex marito, un 59enne pregiudicato catanese. Secondo la sua testimonianza, l’uomo era solito arrampicarsi fino al secondo piano della palazzina, passando per il vano scala e utilizzando il motore del climatizzatore per raggiungere il balcone e introdursi nell’abitazione, sorprendendola nel sonno.
L’aggressione con taglierino e guanti in lattice: l’ennesimo orrore
Quella notte, la furia dell’uomo si sarebbe spinta oltre ogni limite. Indossati dei guanti in lattice blu, avrebbe puntato un taglierino giallo alla gola della donna, minacciandola di morte prima di colpirla violentemente. Solo l’arrivo tempestivo dei Carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. La vittima, seppur profondamente scossa, è stata affidata alle cure del personale medico del 118, trovando nei militari ascolto e comprensione.
L’arresto e il ritrovamento delle prove
I Carabinieri hanno immediatamente avviato una battuta nelle zone limitrofe e, nel giro di mezz’ora, sono riusciti a rintracciare l’uomo in via Francesco Laurana. Alla vista dei militari, ha cercato di allontanarsi, ma è stato rapidamente fermato. All’interno del suo borsello, i Carabinieri hanno rinvenuto due paia di guanti blu e il taglierino giallo descritto dalla donna. Sebbene la vittima non abbia formalizzato la denuncia, l’uomo è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento
Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. L’intervento dei Carabinieri ha evitato un possibile epilogo tragico. Il loro esempio conferma ancora una volta quanto la presenza costante e competente delle forze dell’ordine sia fondamentale per proteggere le vittime e arginare il dilagare della violenza di genere.

