Catania

Catania, Tari sospesa. Imu? Verso lo stop per settore turistico

CATANIA – Ancora nessuna certezza sulla sospensione di alcuni tributi locali. Si attendono infatti alcuni chiarimenti per quanto riguarda la sospensione, o il rinvio, del pagamento di alcune tasse, in particolare la Tari, la tassa sui rifiuti, e l’Imu, la tassa sugli immobili. E se per la prima, l’amministrazione ha comunque previsto una sospensione, rinviando il pagamento a data ancora da destinarsi, relativamente alla seconda, non sembra vi siano le stesse possibilità.

La scorsa settimana, il sindaco della città, Salvo Pogliese, aveva confermato al Quotidiano di Sicilia la volontà di pressare il legislatore attraverso l’Anci affinché concedesse dei ristori per le tasse sospese o posticipate. L’unico modo che, aveva sottolineato il primo cittadino, per garantire il pagamento degli stipendi e la prosecuzione dei servizi.
A confermare la necessità di attendere dal legislatore i chiarimenti contenuti nel nuovo decreto emanato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è l’assessore al Bilancio e vicesindaco del Comune di Catania, Roberto Bonaccorsi. Che spiega come sia necessario avere il testo definitivo per comprendere quali tributi mancati il Governo possa coprire. E se l’imposta sugli immobili, con scadenza a giugno, possa essere sospesa.

“Devo premettere una cosa che anche il sindaco ha sottolineato – esordisce il vicesindaco. Per noi il gettito fiscale è importantissimo. Solo l’Imu vale 60 milioni di euro – afferma. Una decina di giorni fa, avevamo chiesto al legislatore, attraverso l’Anci, se ogni imposta sospesa o stornata, potesse essere compensata. Perché gli enti locali devono necessariamente incassare per assicurare i servizi. Il legislatore è intervenuto con alcune indicazioni – prosegue l’assessore – ma, per il momento, abbiamo soltanto una bozza di decreto. Aspettiamo quello definitivo, anche se da alcune notizie di stampa, sembrerebbe che sia previsto un ristoro da parte della dello Stato solo per le strutture alberghiere quelle turistiche. E solo nel caso in cui il proprietario sia anche il gestore”.

L’assessore Bonaccorsi evidenzia come il mancato incasso dei tributi locali bloccherebbe completamente l’attività di Palazzo degli elefanti, per quanto riguarda i servizi, il pagamento degli stipendi, il pagamento dei mutui. E come quindi l’amministrazione sia nell’impossibilità di rinunciare a questa entrata, per non bloccare l’intera macchina. “Ogni entrata di cui l’Ente fa meno – ribadisce il vicesindaco – ha bisogno di interventi suppletivi”. Anche in relazione alla Tari si aspettano le precisazioni del legislatore, continua Bonaccorsi.

“Sembra che vi siano possibilità di sospensione per quanto riguarda le attività chiuse che non hanno prodotto rifiuti – dice – ma viviamo in un clima di incertezza . Con il testo definitivo del decreto avremo modo di dare delle risposte più precise. Discorso a parte per la Tosap, l’imposta sul suolo pubblico che sembra sia stata sospesa fino al 31 ottobre per quelle imprese danneggiate dal lockdown.