Catania, un altro anno senza Sant’Agata - QdS

Catania, un altro anno senza Sant’Agata

redazione

Catania, un altro anno senza Sant’Agata

mercoledì 01 Dicembre 2021

Parla Riccardo Tomasello, presidente del Comitato dei festeggiamenti agatini: “L’edizioni della Festa in pandemia hanno dimostrato la compostezza del popolo catanese, abbattendo stupidi preconcetti”

CATANIA – La sospensione delle processioni religiose permane dopo le decisioni recentemente concordate dalla Conferenza episcopale siciliana (Cesi). Una decisione che ha definitivamente spento ogni speranza da parte dei catanesi di vivere una “normale” festa di Sant’Agata a febbraio, nel 2022. La pandemia continua a far paura, necessario pertanto mantenere alti gli standard di sicurezza sanitaria, anche se non mancano le polemiche da parte dei devoti. Per approfondire sull’argomento è stato raggiunto telefonicamente colui il quale ha presieduto negli ultimi anni il Comitato dei festeggiamenti: Riccardo Tomasello.

A lungo i festeggiamenti di Sant’Agata sono stati in dubbio per il prossimo anno, adesso sappiamo che la processione religiosa non ci sarà. Quale reazione nell’apprendere la notizia?
“Ho appreso la notizia come un semplice devoto, con l’amarezza di non incontrare la nostra amata Sant’Agata nelle vie della città per un altro anno, però avverto la responsabilità di non abbassare la guardia, il pericolo è ancora presente e dobbiamo rispettare le scelte della Cesi”.

Immaginiamo che per il Comitato organizzatore della festa non sia stato facile seguire questa vicenda. Evidentemente non ci sono i presupposti di sicurezza per lo svolgimento della processione.
“Il comitato non è ancora stato riconfermato, il nostro primo biennio è scaduto il 14 settembre, siamo in carica per gli affari correnti, ma non possiamo pianificare una Festa. Mi auguro che venga riconfermato questo comitato o rinnovato con altri nomi, la priorità è la Festa e non le persone che compongono il comitato. Appurata l’impossibilità di svolgere processioni esterne è necessario lavorare per garantire un piano alternativo, che contempli l’esigenza dei devoti di incontrare Agata e la volontà delle istituzioni di contenere eventuali contagi”.

I fedeli chiedevano a gran voce di poter riabbracciare la propria Santa Patrona, anche seguendo protocolli rigidi di sicurezza, non c’era alcuna soluzione alternativa?
“Sono certo che lavorando tutti insieme, oltre i singoli ruoli, si possa definire in accordo con le istituzioni un programma alternativo. Le edizioni della Festa in pandemia hanno dimostrato la compostezza del Popolo di Sant’Agata, abbattendo stupidi preconcetti, per questo dobbiamo con fiducia coinvolgere tutti in un grande lavoro di squadra”.

Gianluca Virgillito

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