Vaccinazione a rilento, “avviare somministrazione agli under 50” - QdS

Vaccinazione a rilento, “avviare somministrazione agli under 50”

Melania Tanteri

Vaccinazione a rilento, “avviare somministrazione agli under 50”

venerdì 30 Aprile 2021

Negli ospedali situazione sotto controllo, ma i numeri dei contagi restano alti e crescono soprattutto nella fascia tra 40 e 50 anni di età. Luca (Asp Ct): “è la popolazione attiva, che lavora e gira

CATANIA – Numeri in aumento e che non permettono di tirare un sospiro di sollievo da un lato. Dall’altro, la campagna vaccinale a rilento, nonostante nelle ultime settimane il numero di iniezioni sia aumentato notevolmente grazie agli Open day. I dati catanesi sui contagi da coronavirus non fanno ancora dormire sonni tranquilli, come evidenzia il dottor Franco Luca, direttore del dipartimento attività territoriali dell’Asp di Catania, parlando alla trasmissione Hashtag, di Radio studio centrale.

“I numeri, purtroppo, non lasciano tranquilli – ha detto, pur evidenziando come “la situazione nei reparti ospedalieri sia più lieve” nonostante il numero dei contagiati resti “notevole”. D’altronde, le zone rosse in provincia sono ancora tante, e se è vero che, per esempio, ad Acireale la situazione sembra stia rientrando, in altri territori no. Mineo è diventata zona rossa appena due giorni fa. “A Catania sono dieci o undici i comuni in zona rossa – continua Luca – il che significa che la situazione è abbastanza preoccupante”.

Unica soluzione da percorrere in questo momento, secondo il medico, è accelerare nella campagna vaccinale, spostando l’attenzione sui più giovani, al momento ancora escluso. “La cosa più importante, in questo momento secondo me – ha detto Luca – è dare un accelerata nelle vaccinazioni e soprattutto poter iniziare a inoculare il vaccino agli under 50, che iniziano ad essere quelli che hanno la maggior probabilità di infettarsi in questo periodo”.

Secondo i dati, l’età delle persone che stanno contraendo il virus sono in prevalenza quarantenni e cinquantenni. “È questa la cosa preoccupante – ha proseguito il direttore – perché si tratta della popolazione attiva, che lavora e gira e inizia a portare il virus ovunque”.

Inoltre, le nuove varianti potrebbero rendere questo scenario ancora peggiore. “È chiaro che il rischio è di non uscirne più e di avere varianti che diventano pericolose. È per questo che bisogna dare un’accelerata nella campagna e iniziare a pensare a questa fascia di età che necessita di essere protetta”.

Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale in Sicilia e a Catania, con gli over 60 che possono vaccinarsi ogni giorno, senza prenotazione in tutti gli Hub e Centri vaccinali dell’Isola. Nel dettaglio, potranno ricevere il vaccino tutti i cittadini con più di 60 anni (classe 1961 compresa) e i soggetti di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria a “elevata fragilità”. Per questi ultimi, in particolare, basterà esibire un certificato rilasciato dallo specialista o dal medico di medicina generale comprovante la propria condizione di salute.

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