Catania e la sua provincia sono da sempre legate a una forte tradizione di sviluppo urbanistico e industriale che ha determinato un paesaggio cittadino ricco di edifici, strade e aree ad alta densità abitativa. La crescita incontrollata degli scorsi decenni ha lasciato poco spazio alla natura e, di conseguenza, la città ha faticato a mantenere una qualità dell’aria salutare e ad offrire ai cittadini spazi verdi adeguati per il benessere fisico e mentale. Mentre l’inquinamento dell’aria cresce e l’uso delle automobili continua ad essere la norma, la questione del verde pubblico è diventata una delle sfide più urgenti per l’amministrazione comunale e per l’intera comunità.
L’importanza del verde pubblico
Il verde pubblico è un elemento fondamentale per la qualità della vita nelle aree urbane. Le aree verdi non solo migliorano l’aspetto estetico delle città, ma giocano anche un ruolo cruciale nel contrastare l’inquinamento atmosferico, offrendo un rifugio naturale che filtra polveri sottili, gas nocivi e favorisce la biodiversità. In una città come Catania, dove le concentrazioni di polveri sottili e di biossido di azoto sono spesso superiori ai limiti consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il verde pubblico rappresenta una boccata d’ossigeno per i cittadini.
Nel cuore della città, il parco comunale di Villa Bellini è uno dei pochi polmoni verdi che riesce a fornire un po’ di sollievo dalle sollecitazioni del traffico cittadino. Ma non basta. Catania ha bisogno di ampliare e diversificare i suoi spazi verdi. Alcuni quartieri periferici, infatti, sono quasi privi di aree attrezzate verdi per la socializzazione e la cura del corpo. Il Parco Gioeni rappresenta un altro esempio positivo di investimento in verde pubblico, così come un segnale positivo è rappresentato dal tentativo di pedonalizzare alcune zone della città: questo porta a benefici sia sul piano turistico che ambientale, con la riduzione di auto in circolazione.
Il rapporto tra automobili e inquinamento
L’uso delle automobili in città è uno dei principali fattori che contribuiscono al deterioramento della qualità dell’aria a Catania. Secondo recenti studi, la città etnea registra uno dei più alti tassi di motorizzazione in Italia, con una media di 815 auto per ogni 1.000 abitanti. L’elevato traffico veicolare causa un aumento significativo delle emissioni di gas inquinanti, come il monossido di carbonio, il biossido di azoto e le polveri sottili, che peggiorano la salute pubblica, con effetti diretti sulle malattie respiratorie e cardiovascolari.
L’impatto del traffico sulle aree urbane è particolarmente evidente nelle zone ad alta densità, come il centro storico, dove le strade strette e il parcheggio selvaggio aumentano il livello di stress ambientale. La presenza di poche aree verdi in queste zone rende ancora più difficile respirare un’aria pulita, costringendo i residenti a convivere con l’inquinamento atmosferico.
Inoltre, l’alto numero di automobili contribuisce non solo all’inquinamento dell’aria, ma anche a quello acustico, creando un ambiente che non favorisce il benessere psicofisico dei cittadini. A questo si aggiunge il fenomeno delle isole di calore, che si verificano quando l’asfalto e gli edifici assorbono e rilasciano calore, aumentando la temperatura nelle aree urbane.
Soluzioni possibili: il verde come risposta al traffico
Per migliorare la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini, è essenziale sviluppare politiche integrate che promuovano l’espansione del verde pubblico e la riduzione del traffico veicolare. Le amministrazioni locali dovranno certamente intensificare gli sforzi per creare nuove aree verdi, soprattutto nelle zone periferiche, e migliorare la manutenzione degli spazi esistenti. Inoltre, sarebbe opportuno introdurre nuove tecnologie, come i parchi “intelligenti” che monitorano e migliorano la qualità dell’aria in tempo reale, e incentivare l’uso di piante adatte ad assorbire maggiori quantità di CO2.
Ma l’aumento del verde pubblico da solo non basta: è urgente promuovere politiche di mobilità sostenibile.
Una sfida che riguarda tutta la provincia etnea
Anche negli altri Comuni della provincia di Catania il verde pubblico rappresenta una risorsa fondamentale per migliorare la qualità della vita dei residenti e quindi un tema che assume una certa centralità nella programmazione delle varie amministrazioni comunali. Acireale, ad esempio, si distingue per i suoi parchi e giardini storici, mentre Giarre e Misterbianco stanno investendo nella riqualificazione di aree verdi per migliorare la qualità dell’aria e favorire la crescita turistica. Paternò e Adrano sono in fase di recupero, con progetti mirati a valorizzare e ampliare le aree naturali. In particolare ad Adrano è in corso un vero e proprio restauro del centro: dalla piazza Armando Diaz alla rigenerazione urbana di via Roma sono previsti nuovi spazi verdi da consegnare alla cittadinanza. Nicolosi, situata ai piedi dell’Etna, è un esempio virtuoso di gestione ecologica, con numerosi sentieri e percorsi che attraggono escursionisti e amanti della natura. Anche San Giovanni la Punta e Pedara stanno lavorando per arricchire il loro patrimonio verde, cercando di migliorare la qualità dell’ambiente urbano e di stimolare una maggiore partecipazione della comunità.
Naturalmente anche tutti gli altri territori della provincia sono al lavoro per fronteggiare questa importante sfida, c’è chi ha la fortuna di poter godere entro i propri confini di grandi spazi verdi e chi invece nel tempo è stato poco attento e adesso dovrà recuperare il tempo perduto. Sebbene ci siano differenze nella distribuzione e nella cura del verde pubblico, la provincia di Catania sta facendo significativi passi avanti nel miglioramento degli spazi naturali, con l’intento di offrire a tutti i cittadini luoghi di aggregazione e benessere, questo lascia sicuramente ben sperare anche se la strada da percorrere è ancora lunga.
Una visione del futuro
I cittadini, le amministrazioni e le aziende locali devono unire le forze per creare un ambiente più sano e vivibile. Investire in verde pubblico e promuovere la mobilità sostenibile non è solo una necessità per la salute dei cittadini, ma anche un’opportunità. Per un commento sull’importanza degli investimenti sul verde pubblico a Catania e provincia abbiamo interpellato Legambiente Catania nella persona della presidente Viola Sorbello. “I dati statistici parlano chiaro – ha affermato ai microfoni del QdS.it -. Purtroppo c’è tanto ancora da fare sul piano ambientale per rendere Catania una città virtuosa. L’uso eccessivo delle auto e una programmazione in passato deficitaria ci costringe adesso a fare i salti mortali per ridurre l’inquinamento e migliorare così la qualità della vita delle persone. Oggi noto che si sta cercando di operare per creare nuovi spazi verdi e si sta lottando per provare a ridurre l’uso di vetture, in particolare nel centro cittadino. Chiaramente bisogna fare azioni di sistema che coinvolgano i mezzi pubblici, in cui si pensi ad una rete che coinvolga in tal senso anche gli altri Comuni da e verso cui la gente si muove per motivi di lavoro o per altre esigenze. Solo tramite un’azione sistemica – chiosa Viola Sorbello – si può pensare di cambiare le sorti del territorio”.

