Spiega l'assessore Scavone: "Il 28 marzo si aprirà la procedura all’interno del Centro per l’impiego e contestualmente chiederemo l’avvio del tavolo di crisi al Ministero"
Prosecuzione del confronto in sede sindacale per altri dieci giorni, convocazione delle parti al Centro per l’impiego di Catania per il 28 marzo per dare il via alla procedura amministrativa e contestuale richiesta al Ministero dello Sviluppo economico per l’apertura di una tavolo nazionale. Questo l’esito del tavolo regionale sulla vertenza Pfizer convocato, questa mattina, al PalaRegione di Catania dagli assessori regionali alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Antonio Scavone, e alle Attività produttive, Mimmo Turano.
Presenti, oltre all’assessore Scavone, anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco facente funzioni del Comune di Catania Roberto Bonaccorsi, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali delle Attività produttive, Carmelo Frittitta, e del Lavoro Gaetano Sciacca, la dirigente del Centro per l’Impiego etneo Salvatrice Rizzo, i rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal.
Assessore Scavone: “Abbiamo riaperto percorso per trovare un’intesa”
“Ritengo positivo l’esito del confronto di questa mattina voluto dal governo Musumeci – commenta l’assessore Scavone – perché, raccogliendo la disponibilità delle parti, abbiamo riaperto un percorso per trovare un’intesa. Diamo tempo ulteriore ai sindacati per rappresentare le proposte a tutela dei lavoratori e all’azienda per spiegare con chiarezza la proiezione futura degli investimenti annunciati. Poi si aprirà la procedura all’interno del Centro per l’impiego e contestualmente chiederemo l’avvio del tavolo di crisi al Ministero, perché Pfizer è una grande azienda che ha un suo progetto a livello nazionale e dentro questo contesto deve indicare chiaramente quale futuro prevede per il sito produttivo di Catania”.