Catania, via Castromarino, restano i nodi dopo l’acquisto del palazzo - QdS

Catania, via Castromarino, restano i nodi dopo l’acquisto del palazzo

Melania Tanteri

Catania, via Castromarino, restano i nodi dopo l’acquisto del palazzo

mercoledì 29 Dicembre 2021

Otto famiglie, riunite in un comitato, protestano perché escluse dalla trattativa con Cmc. La portavoce Pappalardo: “Dare a tutti gli sfollati un risarcimento adeguato”

CATANIA – Nodo Castromarino, la vendita del palazzo pericolante ha scatenato il dibattito in città. Quel che per tanti è stata definita la svolta, ovvero la notizia anticipata dal QdS dell’acquisto dell’edificio crollato all’inizio del 2020 da parte della Cmc che sta realizzando la tratta di metropolitana fino in aeroporto, continua a scatenare le reazioni di chi, in questa trattativa, non è rientrato.

“Grazie a un’intesa promossa dall’amministrazione comunale, l’impresa esecutrice dei lavori della tratta della metropolitana da Stesicoro a Fontanarossa, CMC, ha acquistato l’intero immobile liquidando il corrispettivo ai proprietari secondo il valore delle abitazioni prima del crollo” – si legge in una nota diffusa da Palazzo degli Elefanti. Nella stessa viene specificato che “la palazzina, di cui è stata appena firmato l’atto notarile di compravendita, verrà quanto prima demolita per consentire la ripresa in sicurezza dei lavori della Metro. Successivamente i nuovi proprietari potranno realizzare, con le stesse cubature, un altro immobile. Abbiamo lavorato con convinzione e senza clamori per raggiungere un obiettivo che segna vantaggi per ognuna delle parti in causa e la collettività e per questo ringrazio quanti hanno operato per questo obiettivo a lungo inseguito”.

Un’operazione da molti definita importante anche per l’impatto sociale, ma che per alcuni degli abitanti del palazzo sventrato rimasti fuori dall’accordo sa di beffa. Per questo, affidandosi alla portavoce Oriana Pappalardo, hanno scritto una lettera al sindaco. Una missiva dai toni duri che ridimensiona, in parte, l’entusiasmo del primo cittadino.

“Ancora ci sono 8 famiglie senza alcun risarcimento e senza casa, 8 famiglie di cui 4 con minori e anziani, che pagano affitto e mutuo e sono solo onesti lavoratori”, si legge nella lettera. Dove l’accusa principale mossa al sindaco è quella di non aver dato alcuna risposta a chi è rimasto escluso dalla trattativa. Che continuano a chiedere di essere ricevuti a Palazzo degli Elefanti “per trovare una soluzione definitiva – prosegue il documento – intercedendo per noi con la ditta Cmc, affinché tutti gli sfollati possano avere un risarcimento adeguato, come è avvenuto per alcuni e finalmente chiudere con questo brutto pasticciaccio di Via Castromarino. Continuiamo la lotta mediatica e in Tribunale con il nostro legale l’avvocato Lipera, per noi e soprattutto per i nostri figli” – si legge in conclusione.

Intanto, nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo tecnico. Una riunione in municipio con i rappresentanti tecnici e legali della Cmc, alla presenza del commissario straordinario per le grandi opere Virginio Di Giambattista e del direttore generale Fce Salvo Fiore, dell’assessore e direttore dell’Urbanistica comunale Enrico Trantino e Biagio Bisignani, per un confronto finale sul percorso intrapreso.
Melania Tanteri

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