Attimi di apprensione nelle scorse ore a Catania dove, un vigile urbano ultrasessantenne, si è accasciato a terra per un infarto al miocardio dopo che aveva multato alcune auto in sosta. Il tutto, mentre gli automobilisti protestavano per la sanzione ricevuta.
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L’uomo – rapidamente soccorso e trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania – sarebbe stato successivamente sottoposto ad angioplastica. I fatti, sono avvenuti nella serata di ieri lunedì 17 febbraio in via Gabriele D’Annunzio, a Catania.
Catania, vigile urbano si accascia a terra. L’intervento di Trantino
A seguito di quanto avvenuto nella serata di ieri, lunedì 17 febbraio, a Catania, ha parlato anche il sindaco Enrico Trantino. Attraverso un lungo post sui propri canali social, il primo cittadino etneo ha dichiarato:
“leri sera alcune pattuglie stavano effettuando controlli di viabilità e regolarità soste in via Gabriele D’Annunzio. Stavano eseguendo quanto chiesto loro, nell’ambito di una crescente attività di contrasto all’anarchia di molti cittadini, che interpretano le regole a proprio piacimento, credendo che la sosta di pochi minuti legittimi doppie file e caos lungo le strade. A un certo momento alcuno di questi utenti hanno sollecitato i componenti delle pattuglie a dare loro spiegazioni. Chiariamo, nessun’azione aggressiva o minacciosa; ma dovere affrontare il commerciante che se la prende “con il sindaco e l’assessore” perché si sono messi in testa di cambiare le abitudini ai catanesi, o la signora contravvenzionata dire “adesso vi metto su Tik Tok”, ormai diventato strumento di vendette private tra chi vive di insulti e attacchi scomposti, ha provocato un infarto a un nostro agente, che adesso combatte la sua batttaglia per rimanere in vita. La città non è mia; ma di sicuro non è di chi crede che le norme si interpretano a proprio uso e consumo. Io ho il dovere di garantire a chi desidererebbe vivere in una città normale, di poterlo fare”.
“Prendetevela con me – prosegue il sindaco di Catania, Enrico Trantino – ma nessuno si permetta di agire, anche solo lamentandosi, con chi ha il solo torto di consentire il rispetto di elementari regole di convivenza civile. Chi ritiene di avere ragione ha gli strumenti giuridici per opporsi; ma non pensate che il “sì è fatto sempre così” diventi alibi o scusante.
Saremo sempre più inflessibili nella convinzione che l’ordine diventi l’ingrediente per vivere tutti meglio; e sono certo che chi si risente per una contravvenzione, spesso – se non sempre – sia chi poi recrimina, perché nella nostra città ognuno fa quello che vuole. Secondo un ossequio a intermittenza che vuole che vengano pretesi i propri diritti, nell’indifferenza a quelli degli altri e al rispetto dei doveri.
Abbiamo bisogno di uno scatto di maturità che ci faccia comprendere che la nostra libertà non può comprimere quella degli altri. Solo così saremo comunità, e non abitanti di una giungla. Prego per il nostro agente. E ringrazio lui e tutti i suoi colleghi che so non arretreranno dinanzi a chi inveisce, perché deve parcheggiare liberamente entro tre metri dal luogo in cui si deve recare. Ai catanesi chiedo solo di fare quello che fanno sempre quando si recano in una qualunque altra città, per poi dire “che meraviglia, qui tutti rispettano le regole”. – ha concluso il sindaco di Catania, Enrico Trantino.
Immagine di repertorio

