E’ stata inaugurata a Catania la Mostra Tolkien dal titolo “Tolkien, Uomo, Professore, Autore” alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli che si è concesso una giornata nella città etnea alla scoperta di alcuni luoghi culturali.
In occasione dei settant’anni dalla pubblicazione de Il Signore degli Anelli, l’Amministrazione Comunale in collaborazione proprio con il Ministero della Cultura ha realizzato un evento che ripercorre la vita di John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato un nuovo immaginario per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta. Presenti all’inaugurazione della mostra le autorità civili e militari, il sindaco di Catania Enrico Trantino, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il prefetto Maria Concetta Librizzi e anche l’Arcivescono Mons. Luigi Renna.
Tolkien, una mostra unica nel suo genere
Una mostra unica nel suo genere che mette in luce non solo le sue opere ma anche la sua vita personale e creativa. A Palazzo della Cultura, dall’8 marzo al 31 luglio, ogni appassionato del genere potrà ripercorrere tutte le fasi di creazione delle opere che lo hanno reso celebre.
“Tolkien parla una lingua universale, senza tempo e con la sua epica moderna evoca dei valori sempre eterni, l’amicizia, eroismo, il rapporto armonioso tra uomo e natura che lo rendono contemporaneo”, le parole del Ministro Giuli.
La visita in alcuni importanti siti culturali
In mattinata, prima dell’inaugurazione, il Ministro ha fatto un giro in città visitando alcuni siti culturali di particolare rilievo accompagnato dal primo cittadino della città metropolitana Enrico Trantino.
Nonostante l’intensa pioggia, la giornata è iniziata con la visita a Librino della Porta della Bellezza, l’opera artistica situata lungo il cavalcavia che taglia in due il quartiere, voluta dal mecenate Antonio Presti e realizzata insieme ai ragazzi delle scuole del luogo. Un progetto di grande valore simbolico e sociale, che ha coinvolto la comunità in un percorso di riscoperta della bellezza come elemento di crescita e trasformazione. “La visita del Ministro è un segnale di grande rispetto per la gente del quartiere perché l’opera è figlia di un processo artistico condiviso con oltre 20 mila persone” ha dichiarato Antonio Presti, sottolineando come l’arte possa rappresentare un potente strumento di riscatto sociale.
Durante la visita, il mecenate ha illustrato e raccontato come è nata l’idea del progetto ma soprattutto il significato e tutto il lavoro dietro ad ogni opera in terracotta che arricchisce la più grande scultura in bassorilievo ceramico al mondo. La monumentale opera non è solo un’espressione artistica, ma un vero e proprio simbolo di identità per il quartiere, un elemento che unisce memoria e innovazione. “Un luogo sacro di straordinaria importanza dove la Bellezza diventa la cura dell’anima. – ha commentato a caldo il Ministro Giuli, affascinato dall’opera monumentale – La periferia diventa davvero la grande madre che si cura delle persone che lo abitano.”
Dalla periferia al Monastero dei Benedettini
Subito dopo la visita a Librino, il Ministro si è poi spostato insieme al sindaco Trantino e all’assessore Sergio Parisi al Monastero dei Benedettini, altro luogo di grande rilievo culturale, per far visita alla Biblioteca Ursino Recupero. Un vero tuffo nella storia tra codici miniati, manoscritti, disegni e giornali del passato, che raccontano secoli di cultura e tradizione. Sguardo affascinato e in ammirazione durante tutto il percorso di visita all’interno di un vero gioiello del patrimonio etneo, realizzato dal Vaccarini, uno dei principali architetti del barocco siciliano.
Particolare interesse per lo scrittoio a schiena d’asino dove Federico De Roberto compose molte pagine del suo romanzo “I Viceré” e dove il ministro Giuli è voluto rimanere in ammirazione e religioso silenzio. Poche parole a commento, un solo “Straordinario” che ha racchiuso la visita guidata dalla direttrice Rita Angela Carbonaro. L’emozione del Ministro è stata tangibile, segno di un profondo rispetto per il valore storico e letterario del luogo.
Cultura dunque come motore di ricerca e sviluppo del territorio. La visita del Ministro Giuli ha rappresentato un riconoscimento concreto del valore del patrimonio storico e artistico di Catania e un invito a tutelarlo e valorizzarlo sempre di più.
