È dei giorni scorsi l’ordinanza urgente emanata dal commissario straordinario, Salvatore Piazza. Incrementata la soglia di conferimento di rifiuti fino a 8550 tonnellate per tutti i comuni
RAGUSA – Il problema dei rifiuti per la provincia di Ragusa non è ovviamente risolto. Anzi. Non si trova ancora una risoluzione della vicenda che continua invece con proroghe e rimandi.
È proprio di questi giorni, infatti, l’ennesima ordinanza contingibile e urgente del commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa Salvatore Piazza per assicurare la prosecuzione dell’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani.
Il provvedimento si è reso necessario per il raggiungimento della soglia finora autorizzata di 18,8 tonnellate di rifiuti. “La ditta che ha in gestione l’impianto di Cava dei Modicani – hanno sottolineato dall’ente provinciale – ha comunicato lo scorso 28 agosto la sospensione dei conferimenti per raggiunta capacità autorizzativa dell’impianto di compostaggio a partire da ieri: ecco perché, al fine di scongiurare l’interruzione di pubblico servizio, era necessaria l’emissione, di un nuovo provvedimento autorizzativo fino al 31/12/2019, per la prosecuzione della gestione dell’impianto di compostaggio con potenzialità fino a 75 ton/die, nelle more che i competenti organi regionali – hanno aggiunto – provvedano alla conclusione dell’istruttoria di cui alla richiesta inoltrata lo scorso 18 luglio ed al rilascio della relativa autorizzazione in via ordinaria dell’impianto”.
L’ordinanza emessa dal commissario straordinario Salvatore Piazza consente di incrementare la soglia di conferimento – consentita dalla potenzialità dell’impianto – per tutti i comuni della provincia di Ragusa di altre 8550 tonnellate sino al 31 dicembre 2019, in modo da superare l’emergenza. L’aumento della soglia ha registrato il parere favorevole dell’Arpa con alcune prescrizioni, dell’Asp Ragusa e del dirigente della Srr Fabio Ferreri. In merito alle prescrizioni dell’Arpa, il dirigente della Srr Ragusa Fabio Ferreri ha rassicurato il tavolo che “si tratta di prescrizioni per le quali la Srr è già al lavoro e si impegna di dare positivo riscontro alle stesse, nel rispetto dei tempi e procedure a ciò necessari, ed ha assicurato che – hanno aggiunto dal Libero Consorzio comunale – attraverso un tecnico abilitato sarà effettuata una verifica sulla stabilità del manufatto e sullo stato della fessurazione ivi presente per la salvaguardia della struttura stessa e di tutti gli operatori”.
Nel frattempo anche il servizio per il trattamento meccanico-biologico è in forse perché la ditta ha comunicato di non poter assicurare il servizio visto che non riesce a reperire i fondi necessari all’acquisto delle materie prime, nonostante i diversi crediti nei confronti dei Comuni. Anche in questo caso si dovrà trovare presto una soluzione.