Cgil, Cisl e Uil chiedono lo sblocco dei cantieri a Trapani - QdS

Cgil, Cisl e Uil chiedono lo sblocco dei cantieri a Trapani

Vito Campo

Cgil, Cisl e Uil chiedono lo sblocco dei cantieri a Trapani

mercoledì 20 Novembre 2019

I sindacati hanno consegnato in prefettura un pacchetto di proposte per il rilancio del settore. Basterebbe sbloccare appena 3 opere per arrivare ad un investimento di 200 milioni

TRAPANI – Riaprire i cantieri per avviare il rilancio del settore delle costruzioni. È questa la richiesta che arriva dalle tre sigle sindacali della “Triplice” del comparto edilizio.

La Fillea Cgil, la Filca Cisl e la Feneal Uil, sono scese in piazza Vittorio Veneto a manifestare, davanti la prefettura di Trapani, per illustrare con un volantinaggio le ragioni del perché rilanciare il settore delle costruzioni vuol dire rilanciare l’intero Paese.

Basterebbe sbloccare soltanto tre opere per arrivare ad un investimento pari a 200 milioni di euro che costituirebbe una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore, qual è quello dell’edilizia in provincia di Trapani, che da anni è in ginocchio. A tal riguardo, i sindacati chiedono lo sblocco dei finanziamenti e dei lavori del secondo lotto del collegamento delle statali 113-119 variante Alcamo, il tratto Trapani – Mazara del Vallo compreso tra lo svincolo “Birgi” sulla A 29, il collegamento alla statale 115 al chilometro 48 in corrispondenza dell’abitato di Mazara del Vallo, e la realizzazione dei depuratori di Castellammare del Golfo e di Scopello.

“In provincia di Trapani – spiega il segretario della Fillea Cgil Enzo Palmeri – negli ultimi 10 anni abbiamo perso il 60 per cento degli addetti ai lavori, e sono state chiuse tante imprese del settore. Avviando i cantieri per soltanto 3 delle opere per le quali chiediamo lo sblocco, dove i soldi sono già stati stanziati, ma che sono ferme per i rallentamenti dovuti ai lunghi iter burocratici, arriveremo in provincia ad un investimento di 200 milioni di euro”.

Giuseppe Tumbarello, segretario della Feneal Uil, aggiunge: “Chiediamo il rilancio dell’edilizia, non soltanto nell’interesse del comparto, ma anche per quello di tutto il territorio che necessita di una messa in sicurezza. In particolare mi riferisco ai lavori per contrastare il dissesto idrogeologico, gli interventi sulla sicurezza delle scuole. Altri problemi sono rappresentati dal lavoro nero e grigio, e dalla mancata sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Paolo D’Anca della Filca Cisl prosegue: “In questa provincia dobbiamo puntare sul rilancio delle infrastrutture: porto, aeroporto, ferrovia. Le infrastrutture sono un bene comune e riguardano tutti, e non soltanto i lavoratori edili. Dobbiamo capire che se riparte l’edilizia riparte questo territorio”. I sindacalisti Enzo Palmeri, Giuseppe Tumbarello, e Paolo D’Anca hanno consegnato in prefettura a Trapani un pacchetto di proposte per il rilancio del settore edilizio in provincia.

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