Chi è trasparente non teme controlli, il contante serve a evasori e malfattori - QdS

Chi è trasparente non teme controlli, il contante serve a evasori e malfattori

Carlo Alberto Tregua

Chi è trasparente non teme controlli, il contante serve a evasori e malfattori

mercoledì 01 Luglio 2020

Nel nostro Paese vi è una gravissima lacuna, o se volete un buco nero: il denaro contante che si trova dentro le cassette di sicurezza delle banche. Qualcuno ha stimato un ammontare intorno ai 50 miliardi, ma non c’è alcuna prova di questa valutazione, anzi vi è chi sostiene che la cifra sia nettamente maggiore.
Ecco perché qualche voce isolata del Governo ha parlato di un condono con una bassa penalità per fare emergere questa massa di denaro che, in circolazione, darebbe fiato alla Finanza del Paese.
Ovviamente, i cosiddetti benpensanti hanno cominciato a protestare contro tale forma di condono, senza tener conto del beneficio generale che porterebbe tale emersione.
Gli stolti sono numerosi anche perché dotati di somma ignoranza e spesso parlano per dare fiato alla bocca, in quanto non vedono il corretto rapporto di ogni azione di governo tra costi e benefici.
Vi è poi l’altra questione e riguarda la circolazione del denaro contante che ancora è prevalente rispetto ai trasferimenti di moneta per via digitale, sia mediante le carte di credito, che a mezzo dei bonifici bancari.

Non si capisce la ragione, almeno a prima vista, secondo la quale un qualunque cittadino che riceva compensi sul suo conto bancario o postale, non possa o non voglia effettuare a sua voglia pagamenti e trasferimenti di denaro con lo stesso mezzo. Non si capisce neanche perché ognuno di noi debba portare somme di denaro addosso, col rischio di furto o di perdita, mentre è molto più comodo il pagamento di qualunque acquisto di beni o servizi mediante la carta di credito.
Si capisce che ancora molti anziani siano affezionati all’uso del contante, ma quanti di essi sono stati penalizzati perché per esempio, nel momento del ritiro di somme col bancomat hanno subito il furto? Lo stesso è accaduto numerose volte con il prelievo della pensione presso gli uffici postali.
Ora, che si possa avere comprensione per tale categoria di cittadini è del tutto ovvio, ma non certo la stessa comprensione ci può essere nei confronti di tutti gli altri, dai 30 anni in su. Qualcuno sostiene che si tratta di una mentalità o di una libertà, ma pensiamo a ben altro.
A che cosa? Al “Nero”, al malaffare, ai traffici illeciti, ai trasferimenti di denaro per droga, alla corruzione, e via elencando.
Insomma, si tratta di tutti i comportamenti illeciti o illegali, che dovrebbero essere puniti e colpiti senza la minima esitazione. Ecco perché definiamo la parte dei cittadini che continua a usare il denaro contante come evasori e/o malfattori, insomma cattivi cittadini che pensano di frodare la Comunità, di violare l’interesse generale, approfittando del fatto che i controlli sono ovviamente limitati. Ognuno di costoro pensa che il rischio di cadere sotto le indagini è irrisorio, quasi inesistente, e preferisce correrlo anziché adeguarsi alle regole del civismo e dell’interesse comune.
Da alcune parti si stima che gli affari non ufficiali viaggino intorno ai 100 miliardi. Altri stimano che la stessa evasione sia ancora di 100 miliardi. Risorse rilevanti che sono sottratte ai cittadini e che costringono i governi ad aumentare l’enorme macigno del debito pubblico che quest’anno potrebbe toccare l’enorme soglia di 2.600 miliardi pari al 160% del Pil.

C’è una simpatica battutina. Si chiede a una donna: “Le donne fanno i bambini? No – risponde – fanno quelli che dovranno pagare i debiti contratti da questi sciagurati, fra trent’anni”.
Di questo si tratta, di comportamenti incoscienti e irresponsabili che i governi degli ultimi decenni, e questo in particolare, stanno compiendo, continuando a indebitare l’Italia, pur di accontentare con inutili sussidi ed elargizioni di vario genere schiere di persone che non vogliono lavorare (perché il lavoro c’è per i competenti), in modo da accaparrarsene il consenso e con esso il voto.
Il disegno è elementare e pienamente comprensibile, col che viene dimostrata la malafede dei governanti frutto anche di incompetenza e di senso dello Stato.
Da oggi il tetto per il pagamento in contanti scende dai tre ai duemila euro. ci vogliamo augurare che il governo, nella prossima drammatica legge di Bilancio del 2021, voglia anticipare l’abbassamento della soglia a mille euro prima dell’1 gennaio 2022 e inserisca il citato condono per l’emersione del contante nascosto nei forzieri delle banche.

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