Si è dimesso il sindaco Sebastiano Gurrieri di Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano. Il primo cittadino ha motivato le sue decisioni in una lunga lettera alla cittadinanza: “Desidero informare i concittadini della mia decisione di dimettermi da Sindaco ed inizio dal principio – esordisce – 8 consiglieri hanno messo in atto una mozione di sfiducia nei miei confronti, a meno di 5 mesi dalla scadenza del mandato, non consentendo all’Amministrazione di raggiungere tutti gli obiettivi che si era prefissata. La loro giustificazione è stata la parziale realizzazione del programma elettorale. Eppure ho dimostrato l’opposto, nonostante il rallentamento causato dalla pandemia, dall’emergenza incendi e da quella idrica. Alcuni oppositori – continua – hanno avuto l’imprudenza di denunciarmi alla Procura della Repubblica. Adesso, siamo nella fase in cui il Tribunale Amministrativo, per un verso ha accolto la richiesta di integrazione del contraddittorio, per un altro quella dei consiglieri di opposizione di sospendere la delibera di rigetto della mozione, rinviando la decisione definitiva al 23 marzo”.
Le motivazioni
“Chiarito il punto sugli aspetti giudiziari, desidero esporre i motivi che mi hanno indotto a dimettermi – aggiunge -. Il primo è la mancata approvazione del Bilancio, che tiene alcune attività bloccate, oltre al congelamento dei trasferimenti statali di circa 1 milione di euro spettanti al Comune che servirebbero per ristorare le ditte erogatrici di servizi oltre alle imprese operanti per l’Ente”.
“Fatto il 65% del programma elettorale”
“È chiaro – prosegue – che la città aveva bisogno di tutto, tranne che della sfiducia del sindaco. Ho dimostrato di aver fatto il 65% del programma, dunque dietro tale mozione c’è un calcolo politico. Opere di cui l’opposizione era a conoscenza e sulle quali vi informerò nei prossimi giorni. Mi preme ringraziare gli assessori che hanno composto la Giunta. Non posso inoltre esimermi dal ringraziare il 99% degli impiegati comunali ed un ringraziamento particolare giunge alle diverse figure professionali che si sono avvicendate nell’Area Finanziaria. Mi concedo da voi convinto che in questi 4 anni e mezzo insieme abbiamo messo in atto la voglia di un destino comune soprattutto nelle emergenze che abbiamo affrontato senza imbalsamare il paese”, conclude.