Chiaramonte Gulfi, via ai lavori per l’ex hotel La Pineta - QdS

Chiaramonte Gulfi, via ai lavori per l’ex hotel La Pineta

redazione

Chiaramonte Gulfi, via ai lavori per l’ex hotel La Pineta

Biagio Tinghino  |
venerdì 19 Luglio 2024

L’edificio diventerà sede dell’istituto Alberghiero: il progetto è partito dalla firma del contratto di locazione tra Amministrazione e Libero consorzio comunale ibleo. Lo spazio era in stato d’abbandono da decenni

CHIARAMONTE GULFI – Da anni si parla della riqualificazione dell’ex hotel La Pineta, specie in periodo di campagna elettorale, quando sono state lanciate promesse e dichiarazioni ottimistiche sulla realizzazione di “hotel con vista, terrazza panoramica, un piano dedicato al corso di studi dell’istituto alberghiero, ed ancora sala convegni, piscina interrata e un’area discoteca”. Promesse che però non sono state mai mantenute ed intanto la struttura, abbandonata ed incustodita, è diventata preda di vandali.

Ex hotel La Pinea, il Libero consorzio di Ragusa si fa avanti

Ora qualcosa si muove, infatti il Libero consorzio comunale di Ragusa sta portando avanti un importante azione di recupero e valorizzazione urbanistica. L’ex hotel La Pineta diventerà la nuova sede dell’Istituto alberghiero a Chiaramonte Gulfi. Il progetto, fortemente voluto dalla commissaria straordinaria, Patrizia Valenti, è partito con la firma del contratto di locazione ad meliorandum tra il comune di Chiaramonte Gulfi, rappresentato dal sindaco Mario Cutello, ed il Libero consorzio ibleo.

L’ex hotel La Pinea sarà completamente ristrutturato

Abbandonato da decenni e fonte di degrado ambientale, l’edificio di proprietà del comune sarà interamente ristrutturato dall’Ente provinciale in linea coi principi della bioedilizia, diventando un edificio scolastico moderno, sostenibile e dotato di funzionali aule hi tech.

L’edificio verrà parzialmente demolito per ridurne altezza e impatto ambientale ed essere correttamente inserito nell’ambiente circostante. Il tetto verrà interamente rifatto con copertura in legno, materiali isolanti ecosostenibili e tegole di coppo siciliano. Inoltre, una volta riqualificato, l’edificio si inserirà nel contesto paesaggistico con particolare attinenza al circuito del cicloturismo.

Criticità evidenziate da alcuni consiglieri dell’opposizione

A seguito dell’annuncio relativo all’accordo tra il comune di Chiaramonte e il Libero consorzio di Ragusa sono intervenuti i consiglieri del gruppo di opposizione Iacono Sindaco, Gaetano Iacono e Federico Chinnici, e il circolo di Fratelli d’Italia, per evidenziare alcune criticità dell’accordo.

“Di certo il recupero della struttura è una buona notizia ma approfondendo gli atti non si tratta di condizioni favorevoli per l’Ente comunale e quindi per la collettività – hanno dichiarato i consiglieri -. Infatti leggendo la deliberazione di giunta abbiamo appreso che si procederà alla demolizione del primo e del secondo piano dell’edificio, utilizzando esclusivamente il piano terra come sezione scolastica”.

“Ricordiamo che l’immobile venne acquistato dal Comune nel 2001 per circa due miliardi di lire e che ogni anno si pagano 48mila euro per un mutuo che verrà estinto nel 2044 – hanno aggiunto i consiglieri -. Il valore dell’immobile, secondo una perizia effettuata dal comune a febbraio, è di oltre un milione di euro, quindi demolirne i due terzi vuol dire decurtarne enormemente il valore. Compriamo quindi un immobile che ha ancora un valore e ne abbattiamo i due terzi? In aggiunta il Comune non prenderà alcun canone di locazione dal Libero consorzio ibleo. Quindi, è come se il comune contraesse un secondo mutuo di 50.000 euro annui per 20 anni per pagare la ristrutturazione della struttura fatta del Libero consorzio comunale di Ragusa. Non proprio un affare per il Comune e per questo chiediamo una modifica del contratto!”.

“Chiediamo all’Amministrazione comunale – hanno proseguito i consiglieri – di valutare una ristrutturazione e valorizzazione dell’immobile che non preveda abbattimenti di due terzi ma il recupero di tutta la struttura, pensiamo sia assurdo che in tempi di finanziamenti Pnrr non si possa recuperare una somma per la valorizzazione turistica e ricettiva dell’ex hotel. Vi era già una proposta progettuale del 2021 avanzata dalla Regione siciliana al dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il quale Dipartimento ha risposto con nota prot. n. 4787 del 26.03.2021 che la proposta progettuale era eleggibile a finanziamento Pnrr”.

“Crediamo che l’ex hotel La Pineta per la storia che rappresenta e per il costo che il Comune sta ancora affrontando meriti un intervento di ristrutturazione e valorizzazione dell’intera struttura al fine di realizzare un ecosistema che coniughi la valorizzazione economica del bosco e l’accoglienza e la ricettività di montagna con i percorsi scolastici e formativi all’avanguardia – hanno concluso i consiglieri -.

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