Chiovelli, commissario dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale apre alle proposte dei privati
Il QdS ha intervistato il Commissario dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Orientale, Alberto Chiovelli, per fare il punto sulle innovazioni che l’Ente sta mettendo a punto per ridurre le emissioni all’interno dello scalo marittimo.
Di fronte all’aumento dei prezzi dell’energia, i porti di Catania ed Augusta stanno adottando sistemi innovativi autonomi per la produzione di energia green? Se sì, quali?
“L’AdSP del Mare di Sicilia Orientale ha avviato un percorso ‘Green’ per la riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera mediante la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il primo passo è stato la redazione, nel 2020, del Documento di pianificazione energetico e ambientale dei Porti di Augusta e di Catania (Deasp) che prevede una serie di interventi da realizzare nei prossimi anni che vanno dalla produzione di energia da fonti rinnovabili al risparmio energetico. Tra gli interventi già avviati, si segnalano:
- I progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi alla elettrificazione delle banchine del porto di Augusta e del porto di Catania anche con tecnologie che prevedono la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come potrebbe riguardaregeneratori eolicida installare nei pressi della Diga foranea del Porto di Augusta, già finanziati con i fondi complementari del PNRR per circa 80 milioni di euro;
- Il progetto per la ‘realizzazione di impianti fotovoltaici su pensiline ombreggianti, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle aree a parcheggio presso i Porti di Augusta e Catania, finanziato dal Mimms nell’ambito del Programma di azione e coesione ‘Infrastrutture e Reti’ 2014-2020 – Asse D ‘Green Ports”‘;
- I lavori di ‘Sostituzione delle lampade a vapore di mercurio con lampade a led nelle torri faro e nei pali di illuminazione nelle aree pubbliche del Porto Commerciale e della Nuova Darsena del Porto di Augusta e nel Porto di Catania’. Sono inoltre in corso interventi di ripristino e di efficientamento energetico su vari edifici, sia ad Augusta che a Catania. In questo momento il fabbisogno energetico annuo dei Porti sono stati stimati in circa 100 mila Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) per il Porto di Augusta e in circa 32 mila Tep per quello di Catania”.
Gli ingegneri lavorano da anni a progetti per produrre energia sfruttando le correnti marine. Tali sistemi sono già realtà in alcune parti del mondo. Ci sono in corso dei bandi/iniziative adottate dai porti di Catania ed Augusta che si muovono in tale direzione?
“Riguardo i sistemi galleggianti in grado di produrre energia sfruttando le correnti marine non ci sono iniziative avviate ma l’Ente intende avviare uno studio nei prossimi mesi. Si ritiene che la strada migliore per sviluppare tali tecnologie sia quella del project financing e l’Ente è più che disponibile a considerare eventuali proposte da parte di privati”.