L'evento penderà il via il 29 agosto nel Mediterraneo Palace Hotel, nel Cosentino, coordinato dalla vicepresidente dell’Irifor Sicilia Francesca Panzica
“Un faro di luce dove le speranze rinascono e le possibilità si moltiplicano”. Questo, secondo Maria Francesca Oliveri, presidente del consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione Sicilia, rappresenterà, per coloro i quali vi parteciperanno, l’ultimo Campo Estivo Riabilitativo organizzato dalle due istituzioni per quest’anno e che si svolgerà ad Amantea, in Calabria.
“Sarà rivolto – ha spiegato la Presidente – a utenti dai 14 ai 21 anni non accompagnati. E per molti di questi giovani, che si cimenteranno in attività sportive ed escursionismo, si tratterà della prima uscita fuori casa senza i genitori”.
Il Campo Estivo Riabilitativo di Amantea
Quest’anno, la serie dei Campi Estivi Riabilitativi si era aperta con quello del Baglio Basile, nel Trapanese, che, coordinato da Davide Baviera, aveva coinvolto una dozzina di bambini dai 3 ai 13 anni, non vedenti e ipovedenti anche con pluriminorazioni lievi, accompagnati dai genitori.
Il tiflologo Leonardo Sutera Sardo era stato invece il coordinatore del secondo campo, svoltosi dal 2 all’11 agosto nel Kikki Village, nel Ragusano, e rivolto a 15 bambini e ragazzi non vedenti e ipovedenti con pluriminorazioni gravi e gravissime.
Il terzo e ultimo Campo Estivo Riabilitativo del 2024, coordinato da Francesca Panzica, vicepresidente dell’Irifor Sicilia, prenderà dunque il via ad Amantea, nel Cosentino, nella struttura del Mediterraneo Palace Hotel il 29 agosto per concludersi il 5 settembre.
Spiaggia privata e tante novità
E poiché ad appena duecento metri dal corpo centrale, l’Hotel mette a disposizione del Centro Estivo Riabilitativo una spiaggia privata sul mar Tirreno dotata di tutti i comfort, i partecipanti al Campo potranno svolgere attività come immersioni subacquee, nuoto ed escursioni in barca. Senza dimenticare le sedute di orientamento e mobilità ed autonomia personale, oltre che di supporto di psicologico.
“Gli operatori di orientamento e mobilità – ha sottolineato Maria Francesca Oliveri – saranno comunque sempre al loro fianco per aiutarli a potenziare la loro autonomia e la loro autostima”.
“Due elementi fondamentali – ha concluso – per potersi affermare nella Società come Uomini e Donne liberi e uguali”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI