Le rispettive delegazioni, hanno definito gli aggiornamenti complessivi del CCNL ICT, introducendo importanti istituti innovativi al fine di valorizzare ancora di più la persona del lavoratore e il benessere aziendale.
Garantire condizioni contrattuali adeguate a tutelare il potere di acquisto e il benessere dei lavoratori e a creare, al contempo, un contesto favorevole alla crescita e allo sviluppo delle imprese.
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È quanto confermano con il loro impegno le Confederazioni Cifa e Confsal che – dopo aver recentemente siglato l’accordo economico integrativo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Intersettoriale per le imprese dei settori Terziario, Commercio, Distribuzione, Servizi, Turismo e Pubblici Esercizi – hanno formalizzato proprio nei giorni scorsi anche il rinnovo della parte economica del CCNL ICT, settore chiave per la digitalizzazione e la crescita economica del Paese.
Oltre ad aver introdotto due nuovi livelli di inquadramento nella classificazione del personale, ampliandoli da cinque a sette, per meglio rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in costante trasformazione, l’accordo prevede significativi incrementi salariali a partire da quest’anno, in media pari all’8%. In particolare, per i lavoratori inquadrati al terzo livello, l’incremento è di 160 euro, che equivale a circa il 9%.
Questa misura risponde alla necessità di adeguare le retribuzioni al livello di qualificazione richiesto, specialmente in un settore come l’ICT, in cui l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione impongono competenze sempre più avanzate e strategiche per la crescita delle imprese e dell’economia nel suo complesso.
Ma il percorso di Cifa e Confsal va oltre
Le delegazioni, infatti, hanno definito gli aggiornamenti complessivi del CCNL ICT, introducendo importanti istituti innovativi al fine di valorizzare ancora di più la persona del lavoratore e il benessere aziendale. Fra questi una maggiore attenzione alla formazione continua per garantire ai lavoratori competenze aggiornate e spendibili in un mercato in continua evoluzione; nuovi strumenti di welfare aziendale per migliorare la qualità della vita lavorativa e incentivare la produttività; maggiore flessibilità contrattuale per rispondere meglio alle esigenze di imprese e lavoratori, favorendo un modello organizzativo più moderno e sostenibile, e inoltre misure rafforzate a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
Contratto ICT e importanti novità. Gli interventi di Confsal e Cifa
“Crediamo fermamente che la contrattazione collettiva rappresenti uno strumento strategico per trasformare l’azione sindacale in misure concrete, capaci di garantire ai lavoratori tutele adeguate, condizioni eque e reali opportunità di crescita e sicurezza professionale – ha affermato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal – il nostro impegno è volto alla definizione di politiche retributive e normative efficaci, che non solo tutelino la dignità del lavoro, ma che al contempo favoriscano la competitività aziendale, creando un equilibrio virtuoso tra sviluppo, incremento occupazionale e benessere dei lavoratori”.
“Prosegue il nostro cammino sulla strada dell’innovazione e della modernizzazione delle relazioni industriali, che può aiutare le imprese a transitare verso una dimensione più digitale e sostenibile – ha aggiunto il presidente di Cifa Italia Andrea Cafà – la nostra attività nell’ambito della contrattazione collettiva è in costante evoluzione e ciò al fine di aggiornare e adeguare i contratti collettivi ai nuovi lavori e ai nuovi bisogni che emergono nelle relazioni fra lavoratore e impresa. Da un lato, puntiamo ad accrescere le competenze professionali e dall’altro la competitività aziendale. Insieme ce la faremo!”.
L’innovazione e la centralità della persona rappresentano per Cifa e Confsal le basi fondamentali di un modello di contrattazione collettiva di qualità, capace di rispondere alle sfide del mercato del lavoro con soluzioni concrete e sostenibili. Attraverso un approccio moderno e dinamico, la contrattazione si evolve per creare un sistema più equo, inclusivo e competitivo, in cui lo sviluppo delle imprese e la qualità di vita dei lavoratori si rafforzano reciprocamente.