Cinema motore del turismo, la sfida di Trapani - QdS

Cinema motore del turismo, la sfida di Trapani

Vito Manca

Cinema motore del turismo, la sfida di Trapani

mercoledì 14 Luglio 2021

“Makari” come Vigata del Commissario Montalbano, l’obiettivo è trasformare il Trapanese in un set permamente e offrire anche supporto alle produzioni cinematografiche

TRAPANI – Tutti pazzi per il Cinema. Ma di folle c’è poco. Al contrario. C’è una strategia. Con la politica in prima fila. Meglio, con le amministrazioni locali al botteghino, per staccare un biglietto per il futuro. Dei loro territori. La scintilla? La prima serie televisiva “Makari. Un successo senza precedenti, che si è posto in bacheca al fianco della “Piovra” e del “Commissario Maltese” e che punta ad affiancare l’inarrivabile “Il Commissario Montalbano”, con la sua Vigata.

Makari” ha sfondato. Ed è in fase di realizzazione la seconda edizione che andrà in onda l’anno prossimo. Arrivano i primi turisti, alla ricerca dei luoghi e dei siti che sono stati il set delle storie del giornalista-investigatore Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè. Da qui la svolta. Con l’obiettivo di dare seguito ed un progetto unitario rispetto a quelli che sono stati finora degli eventi straordinari, legati al caso, non certo ad una programmazione. È questa la sfida della politica locale. La missione è dichiarata: trasformare il territorio trapanese e pezzi della Sicilia occidentale in un set permanente e nello stesso tempo fornire servizi e supporto alle produzioni cinematografiche. Dall’altro lato accreditare le stesse zone a location per celebrare il cinema ed i film, con manifestazioni internazionali. Una “casa” accogliente per un business assicurato.

La politica ha davvero dato il suo ciak. C’è davvero poca propaganda e tanta sostanza. Il protocollo d’intesa cinematografico è la base del nuovo corso. è aperto a tutti i Comuni. Per il momento – e non sono poche – ci sono le firme di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, San Vito Lo Capo, Favignana, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Alcamo, Salemi, Paceco, Marsala, Mazara del Vallo, Gibellina, Castelvetrano, Calatafimi-Segesta, Cinisi, Bagheria, Corleone, Agrigento, Pantelleria anche con il suo Parco nazionale. Il protocollo è frutto del lavoro di “Trapani Film Commission”, che ha aggiunto al suo marchio “West Sicily”, la destinazione turistica che ha come protagonista il Distretto Turistico Sicilia Occidentale. Un lavoro certosino che viene spiegato e motivato così: “Un canale privilegiato nella fase di preparazione e di ripresa”. Fondamentale perché “garantisce alle società di produzione che scelgono di usufruirne, sgravi ed agevolazioni, sia sotto il profilo artistico che produttivo”.

Ed ancora: “Location gratuite, esenzione del suolo pubblico, assistenza alle riprese con polizie locali, celerità nell’acquisizione di autorizzazioni e supporto logistico di ogni genere”. La TFC “West Sicily” è stata convincente ed i sindaci l’hanno seguita. Perché in gioco c’è il via libera “ad una vera e propria filiera dell’audiovisivo nella Sicilia occidentale, con la formazione di validi professionisti e di una rete di festival ed attività culturali in grado di dialogare sia con la realtà circostante che con fruitori esteri”. Si fa dunque sul serio.

Non è soltanto turismo. Nuovo turismo. È pure industria, pulita, che non inquina e che finisce per valorizzare territori che hanno la necessità di essere conosciuti, perché spesso sono fuori dai circuiti internazionali dell’offerta turistica che conta. Una strategia con tanti protagonisti e con una novità sostanziale: la presenza di una organizzazione e di una sintesi tra pubblico e privato. Così il Festival del Cinema Italiano di San Vito Lo Capo, che si è svolto, con altri soggetti manageriali e direttivi, dall’8 al 12 giugno, e la prima edizione del “Muciara Short Film Festival”, pronto per il prossimo primo agosto nella Tonnara di Bonagia, nel Comune di Valderice – anche in questo caso con altri organizzatori – fanno da collante ad idea che è condivisa. Non ci sono egemonie. Non c’è alcun monopolio. Spazio, invece, alla creatività, alle proposte. Le amministrazioni locali – per una volta davvero unite – hanno definito le regole. Le produzioni non dovranno far altro che il loro mestiere. Non a caso un webinar dello scorso mese di marzo del Distretto Turistico, presieduto da Rosalia d’Alì, aveva come tema: “Il Cinema come traino per il turismo”. A Trapani sono davvero tutti pazzi per…il Cinema!

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