Circonvallazione di Catania, un incubo tra rotonde e buche - QdS

Circonvallazione di Catania, l’incubo degli automobilisti tra rotonde e ingorghi – FOTO e VIDEO

Circonvallazione di Catania, l’incubo degli automobilisti tra rotonde e ingorghi – FOTO e VIDEO

Giuliano Spina  |
venerdì 14 Ottobre 2022

La circonvallazione di Catania è una delle arterie più trafficate della città, in particolare nelle prime ore della giornata. Ecco i punti critici e le possibili soluzioni al problema degli ingorghi.

La circonvallazione, tra le arterie stradali appartenenti al territorio del Comune di Catania, risente maggiormente del sopraggiungere dell’ora di punta in termini di traffico.

Questa lunga arteria, che collega il borgo marinaro di Ognina con l’estrema zona ovest nel quartiere Monte Po’, nelle prime ore della giornata è spesso occupata da un grande numero di veicoli, sia a due che a quattro ruote.

Qui in passato si sono verificati diversi incidenti e, spesso, gli stessi cittadini si sono chiesti quali potrebbero essere le soluzioni per poter evitare che ciò accada.

A completare il quadro ci pensa la presenza di diversi luoghi di una certa importanza per la città, come gli uffici catastali nella coda est, la cittadella universitaria nella parte più centrale, l’ospedale Garibaldi Nesima e gli uffici della Protezione Civile nella coda ovest.

Circolazione fluida sul lato est

Lungo viale Ulisse e viale Marco Polo, il traffico sembra scorrere in modo fluido lungo la carreggiata in direzione ovest. Si registra soltanto un lieve rallentamento sulla carreggiata in direzione est per la presenza di un piccolo cantiere in corrispondenza dell’intersezione con via Antonio Cagnoni.

Secondo il parere del proprietario di un ristorante in zona, la situazione sembra non essere migliorata di tanto.

Sul tratto in corrispondenza del nodo di collegamento con via Vincenzo Giuffrida e con la diramazione dell’autostrada A18, invece, si notano rallentamenti anche sulla carreggiata in direzione Ognina, tra il torna indietro e la clinica Gibino.

Una situazione resa maggiormente difficile dalla situazione precaria del selciato, caratterizzato dalla presenza di buche.

Dal tondo Gioeni alla cittadella, la situazione

Ma è tra il tondo Gioeni e la cittadella universitaria che le condizioni di pericolo della strada sono notevoli.

All’altezza del tondo Gioeni permane il blocco sulla carreggiata in direzione est, a causa soprattutto della confluenza dei veicoli alla rotonda che qualche anno fa ha rimpiazzato il ponte.

Situazione più complessa sulla carreggiata ovest, dove è presente l’attraversamento pedonale utilizzato dagli studenti delle facoltà della cittadella. In questo luogo, in passato, sono avvenuti sinistri, in alcuni casi mortali.

C’è chi preferisce solitamente utilizzare la moto per perdere meno tempo possibile, mentre tra gli studenti c’è anche chi afferma che il semaforo installato qualche anno fa funziona bene.

Gli ingorghi nella coda ovest

Fino alla fermata della metropolitana di San Nullo il traffico torna a scorrere in modo piuttosto fluido. I rallentamenti tornano a registrarsi in corrispondenza della rotonda di collegamento con via Armando Diaz e della rotonda a poca distanza dall’ospedale Garibaldi Nesima, a causa soprattutto della presenza del cantiere per la realizzazione della tratta della metropolitana Nesima-Monte Po’.

“Il problema principale è il convogliamento delle due direttrici della circonvallazione in uscita e di Misterbianco in entrata”, spiega il gestore di un distributore di benzina sulla carreggiata in direzione Misterbianco.

“Poi ci sono via Palermo, il collegamento con Monte Po’ e le traverse per Nesima alta che creano questo ingorgo di veicoli. Un ingorgo che si crea anche sulla rotonda che porta in via Armando Diaz.

La soluzione sarebbe mettere un semplice torna indietro al posto della rotonda e istituire il senso unico su via Palermo fino all’innesto col viale Mario Rapisardi”, conclude l’intervistato.

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