Spuntano due collettori nel terreno acquistato per realizzare l’opera. Intanto si pagano affitti milionari
CATANIA – La deputata alla Camera del Movimento Cinque Stelle Simona Suriano è intervenuta, con il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi, nuovamente sulla vicenda della Cittadella della Polizia di Librino. L’esponente pentastellata ha già presentato diverse interrogazioni parlamentari per comprendere i motivi che hanno, per anni e anni, bloccato l’avvio dei lavori sino all’emersione – nel terreno destinato alla Cittadella – di due collettori fognari che nei fatti impedirebbero la costruzione dell’opera. Di recente il Comune etneo ha risposto a un’interrogazione consiliare del M5S nella quale evidenzia come lo stato dell’arte, e la presenza dei collettori fognari, fosse nota a tutte le autorità.
“Siamo dinanzi a una situazione paradossale: ogni anno la Questura spende 3 milioni e mezzo di euro per affittare locali quando ci sono oltre 100 milioni di euro di fondi pubblici per costruire una Cittadella della Polizia a Librino – esordisce Suriano -. Una situazione incredibile che non sembra sbloccarsi in un rimpallo di responsabilità: più volte ho sollecitato il Ministero e le istituzioni preposte attraverso interrogazioni parlamentari. Inizialmente sembrava che il problema fosse la discarica di rifiuti abusiva nell’area e la presenza di rifiuti speciali necessitava di una ditta ad hoc per la rimozione”.
“Superato questo ostacolo, si sperava a breve, ne è sorto un altro: sembrerebbe che nel terreno acquisito dal Comune vi siano due collettori fognari che non si potrebbero spostare e che di fatto impedirebbero il sorgere dell’opera. Una circostanza – continua la deputata – che secondo il Comune era nota a tutte le istituzioni”.
“Questa sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso. Di chi sono le responsabilità? Perché è stato acquistato un terreno in queste condizioni? Chi pagherà questo immane danno e perché non si è posto, per tempo, un intervento risolutivo? Adesso a pagare sono i cittadini: si pagano milioni e milioni di euro di affitti ai privati per i locali della polizia, si paga in mancanza di sicurezza, si paga con condizioni di lavoro peggiori per le nostre forze dell’ordine, si paga in termini di lontananza da un quartiere come Librino che ha bisogno delle istituzioni vicine”.
“Si tratta dell’ennesima paradossale vicenda – ha chiosato Bonaccorsi – in una città dove si portano, con documentate irregolarità, alcune opere come la Cittadella della Giustizia in spregio al piano regolatore e al dialogo con la città mentre opere strategiche come la Cittadella della Polizia sta subendo questo tortuoso percorso che costa milioni di euro ai cittadini”.