Collegio Sicilia-Sardegna, verso separazione per le Europee - QdS

Si scioglie il collegio Sicilia-Sardegna, cosa cambierà alle elezioni Europee

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Si scioglie il collegio Sicilia-Sardegna, cosa cambierà alle elezioni Europee

Salvatore Rocca  |
lunedì 06 Marzo 2023

Arriva in Parlamento la proposta di modifica. Ecco chi lo richiede e le novità per l'Isola.

Il collegio Sicilia-Sardegna potrebbe essere presto “spacchettato” per dare vita a due circoscrizioni elettorali separate in vista delle prossime elezioni Europee. Si tratta della proposta di legge nazionale che verrà discussa nelle prossime settimane in Parlamento dopo il via libera giunto all’unanimità la scorsa settimana dalla commissione Autonomia del Consiglio regionale sardo, presieduta da Andrea Piras, esponente della Lega.

A richiederla, in particolare, sono i consiglieri regionali della Regione Sardegna che sollecitano da anni una diversificazione dei collegi elettorali tra le due Isole al fine di ottenere una maggiore rappresentanza a Strasburgo.

Collegio Sicilia-Sardegna, Calderoli: “Concordo su separazione”

Sulla questione si è espresso recentemente il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, il quale ha accolto favorevolmente le intenzioni sarde.

“Concordo sulla necessità e l’opportunità per la Regione Sardegna di avere un proprio rappresentante al Parlamento europeo e quindi sulla richiesta di portare avanti quanto deciso dal Coordinamento dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome”, ha dichiarato Calderoli nel novembre 2022.

Collegio Sicilia-Sardegna, la legge in vigore

La legge n.18 del 24 gennaio 1979 denominata “Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia” prevede infatti che le Regioni di Sicilia e Sardegna siano comprese all’interno della V Circoscrizione, denominata “Italia insulare“, con Palermo capoluogo.

Tale soluzione, però, ha sempre rappresentato un ostacolo per i candidati dei partiti della Sardegna, “condannati” a ottenere percentuali molto basse alle urne rispetto ai colleghi siciliani, in virtù del differente numero di abitanti e, di conseguenza, di elettori.

Secondo l’ultimo rapporto Istat sulla popolazione residente, in Sardegna sono presenti 1.587.413 abitanti rispetto ai 4.833.329 presenti in Sicilia. Un gap non indifferente che si traduce in una chiara penalizzazione per la presenza sarda all’Europarlamento.

Il risultato delle ultime elezioni Europee

Il problema si è ripresentato anche in occasione delle ultime elezioni Europee del 26 maggio 2019. In quella tornata elettorale, infatti, nessun candidato sardo ha strappato il “pass” per Strasburgo, con tutti gli 8 seggi disponibili per l’Italia insulare che sono stati “cannibalizzati” dai candidati siciliani.

A essere eletti come deputati, nell’occasione, sono stati Dino Giarrusso (M5S), Ignazio Corrao (M5S), Annalsa Tardino (Lega), Francesca Donato (Lega), Pietro Bartolo (PD), Caterina Chinnici (PD), Giuseppe Milazzo (FI) e Raffaele Stancanelli (FdI).

Cosa cambierà per la Sicilia

Ma cosa cambierà per la Sicilia? Con l’approvazione della proposta di modifica della legge del 1979 l’Isola verrà inserita all’interno di un collegio unico, con la conseguente spartizione degli 8 seggi con il futuro collegio della Sardegna.

All’isola sarda potrebbero essere destinati 2 seggi, mentre i rimanenti verrebbero riservati alla Sicilia. L’obiettivo dei promotori sardi è quella di riuscire a ottenere la modifica della norma entro l’estate 2023 per poi andare al voto all’appuntamento elettorale del maggio del prossimo anno in un collegio separato.

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