Il collettore fognario di Aci Castello: mare sporco, soliti problemi

FOTO | Il collettore fognario di Aci Castello: mare sporco, soliti problemi

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FOTO | Il collettore fognario di Aci Castello: mare sporco, soliti problemi

Gianluca Virgillito  |
lunedì 01 Luglio 2024

Le problematiche annesse al collettore fognario della zona di Aci Castello, come ogni estate, tornano ad essere un argomento di punta.

Le problematiche annesse al collettore fognario della zona di Aci Castello, come ogni estate, tornano ad essere un argomento di punta. Ancora una volta una delle mete turistiche etnee più apprezzate finisce al centro delle polemiche per la questione divenuta ormai atavica che coinvolge l’intera popolazione considerando la mancata serenità per i bagnanti e i residenti. Nella giornata di ieri, infatti, sono state scattate delle foto che evidenziano la presenza del mare inquinato con materiale galleggiante in bella – ma triste – vista. A tal proposito in considerazione delle recenti elezioni che hanno confermato sindaco Carmelo Scandurra riteniamo assolutamente doveroso e indispensabile che l’amministrazione comunale dia delle risposte concrete su ciò che intende fare per risolvere il problema. Stesse risposte si attendono pure dagli altri responsabili di una vicenda che risulta essersi protratta in maniera inaccettabile da oltre 10 anni.

Collettore fognario di Aci Castello: ripercorriamo gli anni passati

Nel mese di agosto del 2023 si era già discusso del tema. Il mare inquinato nella nota località balneare sembra una costante. Il completamento del collettore fognario sembra ancora oggi l’unica strada da percorrere ma i tempi restano biblici e la macchina burocratica non appare in moto. Proprio ad agosto 2023 la nomina del commissario straordinario unico per la depurazione, 𝗙𝗮𝗯𝗶𝗼 𝗙𝗮𝘁𝘂𝘇𝘇𝗼, era apparsa una manna dal cielo al primo cittadino che si auspicava l’individuazione di soluzioni efficaci. Resta ancora ad oggi tutto incerto con poche sicurezze: l’acqua non è cristallina come dovrebbe e il caldo aumenta i disagi della popolazione. Sono stati spiegati nei mesi a seguire i possibili motivi dei ritardi ma a distanza di un anno tutto sembra tristemente in stallo.

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