Quest'oggi, il 4 gennaio, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha inviato la lettera per convocare il Parlamento in seduta comune. Vediamo la procedura di voto
La procedura per eleggere il presidente della Repubblica è stata stabilita dalla Costituzione con gli articoli 83, 84 e 85. Trenta giorni prima della scadenza del mandato, il presidente della Camera convoca il Parlamento e i delegati regionali per eleggere il nuovo capo dello Stato (art. 85).
Il mandato di Mattarella e la convocazione di Fico
Il mandato del presidente Sergio Mattarella scade il 3 febbraio. Quest’oggi, il 4 gennaio, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha inviato la lettera per convocare il Parlamento in seduta comune. La prima votazione per eleggere il nuovo inquilino del Colle si terrà lunedì 24 gennaio alle 15.
Chi lo elegge?
Saranno 1.008 o 1.009 i grandi elettori riuniti in seduta comune: 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali (sono tre per regione, la Valle d’Aosta ne ha uno). Attualmente il plenum è fermo a 1.007 componenti: 320 senatori e 629 deputati, più sempre i delegati regionali. Per effetto della riforma Costituzionale questa sarà l’ultima elezione con un numero così ampio di grandi elettori.
La Costituzione prevede che nelle prime tre votazioni la maggioranza richiesta per l’elezione sia quella dei due terzi dei componenti dell’Assemblea. Dal quarto scrutinio il quorum si abbassa: per essere eletti basta la maggioranza assoluta con 504 voti.
Per consuetudine votano prima tutti i senatori, poi i deputati e infine i delegati regionali. Lo spoglio viene eseguito dal presidente della Camera che legge in Aula i nomi del candidato a uno a uno ad alta voce. (ANSA).