Tutto quello che c'è da sapere tra tempistiche e modalità
La legge attuale prevede che che un dipendente ha il diritto di richiedere l’anticipo del Tfr da lui maturato, nel rispetto di determinati requisiti e percentuali. Risulta dunque importante specificare che la richiesta di Tfr può essere inoltrata in azienda laddove ce ne fosse motivato bisogno e se ne soddisfano i requisiti. Coloro che possono fare domanda sono tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, ma è necessario che siano in azienda da almeno 8 anni. Ai dipendenti pubblici non è invece consentito richiedere l’anticipo del Tfr in costanza di rapporto di lavoro.
Tfr e dipendenti pubblici
Nel caso dei dipendenti pubblici, infatti, il trattamento di fine rapporto – o servizio (Tfs) – viene pagato molto più tardi rispetto al settore privato. Per questa ragione nel frattempo sono sorti diversi strumenti che consentono di ridurre queste tempistiche, con l’interessato che può chiedere l’anticipo alla banca o all’Inps, facendosi carico degli interessi.
Per richiedere l’anticipo del Tfr è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti
- L’anticipo Tfr deve essere contenuto nei limiti del 70% del trattamento spettante nel caso di cessazione del rapporto alla data della domanda
- L’anticipo Tfr deve essere altresì contenuto nei limiti del 10% degli aventi titolo e, comunque, del 4% del numero totale dei dipendenti
- L’anticipo Tfr può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro
Dunque, il dipendente può chiedere – una sola volta senza eccezioni – l’anticipo fino a un massimo del 70% dell’importo fino ad allora maturato. L’azienda è chiamata a soddisfare annualmente le richieste entro il limite del 10% degli aventi titolo, e comunque del 4% del numero totale di dipendenti.
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